Bereguardo, appello a Celentano per salvare il ponte di barche
Il comitato: fu location di tanti film, ormai è dimenticato
di Manuela Marziani
Bereguardo, 16 luglio 2013 – I pavesi lo percorrono per raggiungere la Lomellina o molto più semplicemente perché soprattutto nei fine settimana si sdraiano al sole sotto le chiatte. Tanti cineasti, invece, lo hanno utilizzato per ambientare scene di film. E ai volti noti del mondo dello spettacolo come Adriano Celentano si rivolgerà in settembre il Comitato Ticino 2000 impegnato a cercare i fondi necessari a salvare il ponte di barche. «Celentano ha girato molti film sul ponte — ricorda Carlo Maiocchi del Comitato —: potrà aiutarci a trovare 250mila euro che servono per mettere in sicurezza l’attraversamento».
Nel 1979, quando stava girando “Mani di velluto”, Celentano ha praticamente “adottato” il ponte: tutta la lunga maratona contro Gino Santercole è girata sulle rive del Ticino, ma l’arrivo è proprio sul ponte di barche, tra le casette gialle dei guardiani. Ed è sul ponte che si vedono Santercole e Celentano sfidarsi nell’ultimo testa a testa. Due anni dopo, sempre Celentano fa passare Ornella Muti in auto sul ponte per “Bisbetico domato”. Ma non è stato l’unico a scegliere quella location. Nel 1963 Elio Petri, che stava girando “Il maestro di Vigevano” con Alberto Sordi, regala una panoramica del ponte visto dal Boscaccio. Anche ne “I girasoli”, film di Vittorio De Sica, i protagonisti Marcello Mastroianni e Sophia Loren si ritrovano nel Boscaccio e guardano il ponte di Bereguardo bombardato in un’incursione aerea della Seconda Guerra Mondiale. Passando dai film drammatici alle commedie, in “Di che segno sei?” Renato Pozzetto vicino alle casette gialle impreca sotto la pioggia con la valigia in mano. Anche in “Cara sposa” Johnny Dorelli e Agostina Belli finiranno sul ponte di barche, dove il figlio tenterà di pescare.
Diego Abantantuono in “I cammelli” si è ritrovato in piedi su una barca a pescare. Erano gli anni ’90. Da allora, nessuno ha più pensato di usare il ponte come location e i soldi per sistemarlo sono finiti. «Dopo la lettera inviata ai consiglieri regionali pavesi, l’assessore Mario Melazzini e il presidente Roberto Maroni — dice Maiocchi —, ci ha risposto solo Giuseppe Villani: entro fine mese chiederà di mettere a bilancio 300mila euro per il ponte. Noi aspettiamo, ma in settembre chiederemo anche a Ron e Max Pezzali, oltre che a Celentano, di darci una mano per salvare il ponte fatto a inizio del 1900».
16/07/2013 – Il Giorno (www.ilgiorno.it)