Mogol: “Io, Lucio e l’Arcobaleno”

Piacenza – Mogol e una storia infinita di parole e di canzoni che ci hanno fatto sognare. Che ci hanno permesso di vivere emozioni straordinarie. Parlargli è come smuovere pietre, ricordi, giorni andati per sempre coi nostri sogni giovanili tra capelli biondi persi nel vento, quel vento che prima o poi ritorna, più intenso e più caldo. Viene voglia di ascoltare, di capire come sono nate alcune canzoni. C’è quel segreto de L’arcobaleno. Mogol racconta una storia di cui all’inizio non credeva neppure lui, milanese, pragmatico e razionale.

C’è una storia dietro a quella canzone, che lei per diverso tempo ha tenuto nascosta?
«Tutto prese il via quando la mia segretaria mi avvertì di una telefonata da parte di una signora che disse di essersi messa in contatto con Battisti e che Lucio mi voleva dedicare una canzone intitolata L’Arcobaleno, m’infastidii. Poi vidi sulla copertina di una rivista, Firma, l’immagine di Lucio con un grande arcobaleno. Il direttore mi disse di averlo sognato così. Ne parlai con Celentano e Gianni Bella. Gianni mi disse che lui aveva una canzone e mi fece sentire la musica che poi sarebbe diventata L’Arcobaleno. Fui sorpreso: quelle note parevano venire da un’altra dimensione. Una sera in auto da Milano verso Roma, ascoltai un paio di volte il nastro, e poi scrissi alcuni versi: a Lodi avevo già il testo. Telefonai a Claudia Mori e le dissi che la canzone era pronta. C’era solo un passaggio che non mi convinceva: “L’arcobaleno è il mio messaggio d’amore/ spero che un giorno ti possa toccare”. Celentano la incise e si emozionò. Mancava qualcosa: a Settebagni, andando da Roma verso l’Umbria, vidi un arcobaleno stupendo, nitido, che finì sul cofano della mia macchina. Non avevo potuto parlare a Lucio un’ultima volta. Rintracciai la clinica dov’era ricoverato, ma non si poteva entrare. Affidai un biglietto ad un infermiere. Non so altro. Per un anno non ho voluto raccontare questa storia. Temevo vi potessero essere speculazioni, oggi ne parlo con serenità».

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17/09/2006 – Libertà