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Vittorio Sgarbi: “fai del bene e dimenticalo”. E quando invece fai del male?

Tribunale

Ma con quale faccia il signor Sgarbi ha da ridire sui compensi di Celentano e sulle modalità con le quali il suo cachet verrà interamente devoluto in beneficenza? Una lezione di giustizia e moralità da quest’uomo è inaccettabile! Ricordiamo che nel curriculum dell’onorevole troviamo un reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato! Ed ora lo troviamo ovunque con le sue critiche… Sulla beneficenza di Adriano, ha voluto ricordare un vecchio proverbio: “fai del bene e dimenticalo”. Giusto, ma il male invece non bisogna dimenticarlo e io non dimentico chi è e cosa ha fatto Vittorio Sgarbi:

Nel 1996, con sentenza definitiva della Pretura di Venezia, è stato condannato a 6 mesi e 10 giorni di reclusione per il reato di falso e truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato, per produzione di documenti falsi (per la richiesta di aspettativa per motivi di salute) e assenteismo nel periodo 1989-1990, mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali, con la qualifica di funzionario ai Beni artistici e culturali del Veneto, e al tempo della sua partecipazione al Maurizio Costanzo Show. Condannato a pagare un indennizzo di 700.000 lire, il critico d’arte si giustificò affermando che la sua assenza dall’ufficio dipendeva dall’impegno per la redazione d’un catalogo d’arte, e parlando di “arbitrio, discrezionalità e follia” a proposito della sentenza.
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Fonte: Wikipedia.org
(it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Sgarbi#Condanne_giudiziarie)

Andrea Nifosì
amministratore e webmaster di ACfans

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