ACfans

Torno sui miei passi

Adriano Celentano al concerto di Assago del 1994

Caro Adriano,
Ti scrivo un mio pensiero libero, che penso possa essere condiviso da tanti altri fans che ti seguono e vogliono bene! Questo progetto è senza dubbio tra i più particolari e di difficile interpretazione della tua carriera. Accadde con Joan Lui, Fantastico ed altri interventi, sempre fuori dagli schemi. Questa volta è diverso. Hai giocato e ti sei divertito, investendo tempo, denaro ed energie, per anni.
Tutto questo noi fans te lo riconosciamo. Abbiamo capito lo spirito nobile con cui hai affrontato i temi a te cari da sempre. Li hai ancora una volta sviscerati, consacrati e sconsacrati. Sei riuscito ancora una volta ad attirare l’attenzione mediatica sulle tue gesta e i tuoi pensieri.
Il gioco al massacro è iniziato. Seppure non del tutto incomprensibile, la delusione per il tuo non apparire e per una raffigurazione troppo presuntuosa del tuo alter ego rischia di oscurare tutto il lavoro degli ultimi 20 anni, da “Io non so parlar d’amore” in poi…
Noi fans soffriamo ad assistere a questo massacro mediatico e vorremmo che riportassi la barra sulla direzione principale: la Musica. Quella degli anni 60/70/80/90/00/10…. Tutta la Tua musica è altro “in questo mondo pieno di nebbia”. Il tuo Adrian rischia di perdersi, se lo abbandoni al suo destino, senza il tuo supporto. Mai come ora non hai bisogno di comici, spalle di celluloide o trovate micidiali, per riportare gli ascolti in alto. Hai fatto preparare uno studio a tua immagine e somiglianza, come sempre! Non lasciare che il tuo territorio, la tua Via Gluck, venga invaso e occupato da chi non ne ha titolo.
Prendi uno sgabello, una chitarra, inforca i tuoi occhiali da studio, fai fare silenzio e ricorda a tutti chi sei. Sbalordisci chi ti attacca: canta “Quel Signore del piano di sopra”, ricorda a tutti che hai portato al successo vere e proprie opere d’arte, fai un omaggio a Gino, a Gianni Bella, canta come solo tu sai fare. Fai tacere le malelingue inondando il teatro di quei brividi che ancora scorrono in Arena… La tua voce graffiante e impostata contro le voci di chi, animati da invidia, non perdono occasione per puntarti il dito contro.
Adriano, i tuoi fans sono la tua forza e tu la loro! Il problema più importante è ritrovare il tuo centro. Che ti piaccia o no è forse soprattutto per la tua Grande voce che sarai ricordato.

L’emozione non ha voce!
Ti vogliamo bene

Paolo

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