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Sbagliando, sulla retta via

Per chi come noi, segue e ammira Adriano Celentano con grande passione, lo sappiamo, non sono giorni proprio sereni… Ma è proprio a noi tutti, ai fans del Molleggiato, che vorrei rivolgermi. So che non è (o non dovrebbe essere) necessario, ma sento ugualmente il bisogno di dover ricordare a me stesso e a voi che ci leggete, alcune considerazioni.

Adriano Celentano e Federica Moro nel film Joan Lui - Ma un giorno nel paese arrivo io di lunedì (1985)

Le attese erano tante, forse troppe. Adriano mancava dagli schermi da 7 anni, come mai era capitato prima. La voglia e la fame di rivederlo diventano sempre più grandi, anche in virtù degli anni che passano. “Adrian” è un progetto che ha subito innumerevoli ritardi e rinvii. E’ presto per giudicarlo (aspettiamo di vedere l’ultimo episodio), ma una cosa è certa: dopo una lunghissima frustrante attesa, è stato presentato e pubblicizzato come l’evento degli eventi e come sappiamo, quando l’attesa è grande e probabilmente eccessiva, si fatica ad assecondarla.
Questa volta forse la roboante e massiccia campagna pubblicitaria sulle reti Mediaset – che di certo non è passata inosservata (e, soprattutto, inascoltata) – è stata, per certi versi, controproducente: ha creato una curiosità e delle aspettative esagerate; ha presentato “Adrian” come un evento, prima ancora che fossero gli spettatori a giudicarlo. Molte persone inoltre, a ragione o torto, si sono illuse di assistere ad una parte live più sostanziosa ed ad una presenza di Adriano più corposa, ma, come sappiamo, ad oggi lo show è stato una parte minoritaria delle prime due serate e Celentano sul palco si è visto soltanto per pochi minuti (il fulcro del programma, d’altronde, è il cartoon!).
Tutto questo, “supportato” dai bassi ascolti della seconda serata (rapportati alle grandi attese, alla mega pubblicità e al fattore Celentano), ha scatenato gli storici detrattori, che non perdono mai occasione per massacrare il nostro, oltre all’ironia dei social media accompagnata anche dalla (sempre più diffusa) cattiveria di qualche frustrato-invidioso-idiota. Fa niente se poi “Adrian” non l’hanno nemmeno visto o solo in parte (lo si evince facilmente dai loro commenti), l’importante è dire la propria ed attaccarlo…

In attesa di vederne tutti gli episodi, io non so se “Adrian” sia un capolavoro o il suo contrario (vedo tanti pareri discordanti, ma forse la verità – chissà! – sta semplicemente nel mezzo). Di sicuro è un qualcosa di diverso e innovativo per la monotona televisione che siamo abituati a conoscere. Non ho la presunzione di dire che “Adrian” è migliore (non m’interessa questo aspetto), ma non è la solita codarda roba che ci propinano sistematicamente da anni.
A ragione o torto, bello e brutto, per vedere qualcosa di diverso in TV abbiamo bisogno di un 81enne che, pur non dovendo dimostrare più niente a nessuno, ha ancora il coraggio, la voglia e la forza di mettersi in gioco e rischiare, proponendo in prima serata su Canale 5 una serie animata (un vero azzardo!). Ma chi glielo fa fare, potrebbe pensare qualcuno. E’ ormai consacrato come un mito della musica italiana, un monumento vivente della storia d’Italia. Certo non ha bisogno di soldi; se ne potrebbe stare tranquillamente e comodamente nella sua villa a dormire sugli allori; potrebbe limitarsi a fare le cose semplici, senza varcare il confine, come la maggior parte degli artisti, o presunti tali, che se ne guardano bene dal prendersi dei rischi preferendo navigare in acque sicure.
Lui, Adriano, invece no! Deve sempre spingersi oltre, in territori inesplorati che possono nascondere insidie ad ogni angolo. E’ fatto così, controverso e fuori dai canoni come tutti i più grandi uomini ed artisti che hanno fatto la storia. Quelli che sono caduti, che hanno commesso errori, che hanno registrato dei fallimenti, che si sono indebitati, che si sono fatti dei nemici, che hanno sbattuto contro il muro, che si sono fatti male… Ma che alla fine l’hanno sempre spuntata, raggiungendo vette impensabili per i comuni mortali. Artisti liberi, che seguono il loro istinto, spinti dalla forza delle loro idee. Artisti più unici che rari. Infatti, nell’attuale panorama nostrano, personalmente faccio molta fatica a trovarne uno che si sia messo in gioco come Celentano (nemmeno con la metà dei suoi anni). Eppure sto pensando ai più popolari e famosi che attualmente abbiamo: tutta gente di successo che non ha mai osato fare qualcosa di diverso, rischiando magari di scontentare qualcuno o di commettere un errore. Non voglio fare nomi, ma pensate ai più grandi che abbiamo e vedrete che difficilmente ne troverete uno così folle, spericolato, innovativo e geniale come Celentano. Si, non ne troverete nemmeno uno che ha commesso tutti i suoi azzardi ed errori. Nessuno che ha scontentato e attirato su di se le critiche come lui. Anche questo è vero!

Ma è proprio per questo, per tutto questo, nel bene e nel male, che Adriano Celentano è l’immenso artista che conosciamo. Se così non fosse, non sarebbe lui, ma magari semplicemente ______________ (il nome lo lascio scegliere a voi).
Perciò caro Adriano, continua pure a rischiare, magari anche sbagliando; vorrà dire che artisticamente sei ancora vivo e libero (come pochi), quindi sulla giusta strada!

Andrea

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