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IVA esclusa

Iva Zanicchi

Sulla tanto discussa beneficenza di Adriano Celentano (Sanremo 2012), possiamo tranquillamente affermare che trattasi solo dell’ultima di una lunga serie, sempre e rigorosamente fatta nella più totale riservatezza (in tanti lo affermano, a partire dal nipote Bruno Perini in una sua recente intervista). In questo caso però, anche trattandosi di ingenti soldi pubblici (comunque ampiamente ripagati dalla pubblicità) in un periodo storico molto difficile, il nobile gesto si è voluto rendere pubblico per lanciare un forte messaggio, che possa essere d’esempio per tanti altri che se la passano più che bene, politici in primis possibilmente (strapagati dai cittadini per ritrovarsi in un Paese fallito)! Ricordo che l’annuncio del compenso devoluto interamente in beneficenza, visto che in tanti non l’hanno capito a partire dalla Zanicchi, è avvenuto fin da subito, esattamente dal primo momento in cui è stata comunicata la presenza di Celentano sul palco dell’Ariston (per voce del direttore artistico Gianmarco Mazzi). Pertanto è stata una cosa ben studiata e premeditata! Certamente non figlia delle critiche sul cachet, che tra l’altro rimane perfettamente in linea con la storia di Sanremo e dei grandi artisti (o presunti tali), tra conduttori e superospiti. Anzi, a dirla tutta, in proporzione ad altri compensi, paradossalmente Celentano sta persino prendendo poco… Se pensiamo, tanto per fare qualche esempio, ai 500 mila euro di Ilary Blasi nel 2006, i 400/500 di John Travolta sempre nel 2006, 180 mila dollari furono dati nel 2004 a Dustin Hoffman (per parlare della cacca, se ricorderete), un po’ meno di 1 milione di euro si disse che fu la cifra presa da Michelle Hunziker nel 2007, 500 mila euro ci volettero nel 2005 per Hugh Grant (che sembrò perfino scocciato ed infastidito durante lo scambio con Bonolis), e che dire degli 800 mila euro che pare abbia percepito Jennifer Lopez nel 2010? Fonte: Adnkronos/Ign (05/02/2012).
Eppure non si è mai fatto tanto rumore come quest’anno, dove a salire su quel palco ci sarà un uomo che ha fatto la storia del nostro Paese, una sorta di monumento vivente.
Tornando all’europarlamentare Iva Zanicchi, leggete cosa afferma:


“All’inizio Celentano non pensava di fare beneficenza, ha trattato il compenso. Poi è venuta fuori la polemica e quindi è stato costretto a dare il suo compenso in beneficenza. Ma come diceva la mia mamma ‘la beneficenza si fa ma non si dice’. Un milione di euro darlo tutto in beneficenza no, buona parte si, poi se devi fare un gesto eclatante perché tutti ti guardino ne dai anche due.” Lo ha dichiarato alla Zanzara su Radio 24 l’eurodeputato del Pdl Iva Zanicchi. “Le polemiche c’erano, come l’anno scorso quando Benigni ne ha presi anche di più. Celentano è diventato un santone ultimamente, un predicatore: la gente si incazza se prende i soldi per andare a Sanremo a fare il predicatore, quindi ha trovato questa soluzione. Se lo facesse Grillo andrebbe bene lo stesso, sono diventati dei capi partito. – continua la cantante – Una mia performance? Costa pochissimo, pago io per esibirmi, non mi paga più nessuno perché sono una politica. Non mi danno un soldo in Rai. Quando vado a Domenica In ospite della Cuccarini, mi ha fatto cantare 5 canzoni, abbiamo parlato della mia vita artistica e della mia carriera, e non mi hanno dato i soldi neanche del biglietto aereo. Non ci vado più.”

Fonte: IrisPress.it (01/02/2012)


La sua prima affermazione è decisamente e vergognosamente falsa. Capisco gli impegni politici, ma se te ne esci così, devi prima essere informato. Fin dal primo annuncio, è stato detto che il compenso sarebbe stato devoluto interamente in beneficenza. La trattativa tra Celentano e la Rai è avvenuta successivamente, ma i problemi non erano certo sul compenso.
Poi mi dispiace dirlo, ma paragonarsi a Benigni e Celentano mi pare improponibile. E’ ovvio che una Iva Zanicchi non possa minimamente pretendere cachet di quella portata, perchè artisticamente parlando è da un pezzo che non sta più sulla cresta dell’onda. Non credo sarebbe in grado di portare interesse e ascolti verso Sanremo. Celentano invece rimane un fuoriclasse sempre al top e sempre seguitissimo. Quei compensi sono legati agli ascolti che è in grado di attirare, oltre alla sua immensa storia artistica. Celentano fa ancora dischi di successo, Zanicchi decisamente no.
La Zanicchi ha scelto di fare politica sotto le bandiere di un partito politico, mentre Celentano preferisce comunicare ed esprimere il suo pensiero come ha sempre fatto, da artista e uomo libero.
Tornando ai compensi, vorrei ricordare quanto affermò l’allora direttore artistico del Festival di Sanremo 2004, Tony Renis (edizione che a sorpresa ebbe come superospite Celentano, che per amicizia andò senza richiedere alcun compenso):


[…] nel 2004, il direttore artistico Tony Renis rivelò di aver invitato alcuni colleghi cantanti per una serata revival ma che questi avevano chiesto troppo. Tra questi, Iva Zanicchi, che in settimana ha pesantemente criticato la beneficenza del Molleggiato. Almeno stando a quanto rivelò Renis in conferenza stampa, “l’aquila di Ligonchio” chiese all’epoca 75.000 euro per cantare una canzone alla serata revival del venerdì. “Troppi”, commentò Renis.

Fonte: Adnkronos/Ign (05/02/2012)


Se quella era la pretesa della Zanicchi, allora Celentano quanto dovrebbe prendere? E ci credo che non ti cercano Iva, saresti solo un costo, mentre con Celentano si ottengono grossi introiti (per favore, spiegatelo pure al simpatico Gerry Scotti). Lasciando perdere il valore artistico, sappiamo che le inserzioni pubblicitarie si pagano in relazione all’audience che una trasmissione/evento/personaggio è in grado di garantire. Celentano ha sempre fatto il boom con record pazzeschi, pertanto rimane una garanzia da questo punto di vista (in Italia ha pochi rivali). Della Zanicchi invece, cosa si può dire in merito? Concedetemi una pausa alla Celentano…..

Andrea Nifosì
amministratore e webmaster di ACfans

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