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Filippo

“Mi va di cantar”…Così diceva Louis, e io dico “Mi va di scrivere”..eheh…si salvi chi può…
Quando guardo il mondo dal finestrino di un treno mi accorgo sempre di tutti quei dettagli che ad un occhio poco attento, distratto dalla quotidianità, sfugge. E mi piace immaginare la vita come un vecchio locale, stanco, esagerato nella sua pretesa di arrivare alla meta prefissata senza destare dubbi. Quel treno è sempre in movimento e capita che ci saliamo ma capita anche che lo rincorrriamo e magari riusciamo anche a stargli dietro pur senza riuscire ad acciuffarlo. Le sensazioni che ci circondano, le emozioni che ci mancano e quelle che ci vengono sottratte, tutto viaggia su un unico vagone, dal sapore amaro della deportazione e con la speranza della redenzione. E se mi guardo attorno quando mi capita di farlo quel viaggio vedo facce contrastanti, vedo delusioni e vedo pensieri nati morti. Vedo giovani distratti da un tempo che non sembrano proprio temere, vedo vecchi e bambini impegnati a tenersi forte per non cadere. Adriano usa spesso il treno per tutte le sue similitudini artistiche. Penso sia effettivamente il mezzo più vicino al nostro modo di essere. Più facile viaggiare che fermarsi, più facile rincorrere che farsi rincorrere. A volte le fermate sono troppe, a volte le stazioni sono brutte, malfamate, vecchie e stanche, e magari nascondono soprese. A volte le grandi stazioni metropolitane spaventano e inchiodano ad un realtà pressante, e ci viene la paura di non essere all’altezza. Di una nuova sfida, nuova paura. Nuove persone da incontrare, mani da stringere, mani da ricordare, espressioni da memorizzare. Per non dimenticare. Per non scappare via senza sapere da cosa scappiamo. Il treno passa e noi siamo qui, e ci incontriamo e ci scontriamo, con idee spesso lontane, con età e condizioni differenti. Fino a quando avremo la forza di esprimerle quelle nostre idee saremo liberi. Liberi nel cuore e liberi nelle gambe. Capaci di correre. Ognuno di noi ha la sua lotta da afrontare. Tutte facili e tutte diffcili. E’ affrontarle da soli che le rende un pò più dure. In questo forum ho trovato comprensione quando mi mancava, ho trovato amici e ho trovato confronti, anche quando travestiti da scontri. Un abbraccio forte ora lo voglio dedicare a Filippo. Ti vogliamo bene!

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