Dicono di lui (altre undici dichiarazioni su Adriano Celentano)
Amo la sua disubbidienza alla perfezione che mi fa ricordare un grande messaggio di un monaco cinese dell’anno Mille: “Bisogna fare qualcosa di più della banale perfezione.”
(Tonino Guerra, 2007)
Hai danzato nel film “Joan Lui” di Adriano Celentano. Che ricordi ti porti dell’incontro con lui?
«Bellissimi ricordi. Lavorammo in quel film per tre mesi e mezzo. Claudia Mori era dolcissima. Me lo ricordo forte, creativamente folle, simpatico e poi ad oggi è sempre attualissimo. Celentano non ammette vie di mezzo. O piace o non piace. Ma senza alcun dubbio possiede una voce splendida nonostante non sia più giovane».
(Andre De La Roche, 2014)
«Chi sono i suoi artisti italiani preferiti?»
I nuovi non li conosco, ma ho amato tanto Celentano, per me era una sorta di Marlon Brando della musica: divertente, emozionante, bravo a cantare, ne ero molto impressionata.
(Petula Clark, 2016)
Le canzoni di Celentano, con il loro vitalismo, con il loro ostentato anticonformismo, erano lo specchio fedele di un Paese che, gradualmente ma rapidamente, usciva dagli orizzonti angusti del provincialismo e del ruralismo e che cominciava a conoscere le distorsioni dello “sviluppo”…
(Gianni Borgna)
“Quando l’ho visto arrivare, è cominciato lo ‘spettacolo'”. Mina scende in campo per difendere Adriano Celentano e il suo intervento al Festival di Sanremo e si augura che il Molleggiato organizzi la prossima edizione della rassegna canora. “Sarà l’età – scrive Mina in un articolo su ‘Vanity Fair’ – ma mi fa una tenerezza che mi si scioglie il cuore. Ovviamente parlo della mia età, perché lui lo vedo sempre come la prima volta. Un ragazzo apparentemente uguale agli altri nostri coetanei, ma intrinsecamente diverso. Il talento, che forse non è neppure un merito, la simpatia. Un’essenza di brava persona. Gli avresti dato le chiavi della macchina, di casa e della cassetta bancaria”.
“Potrebbe occuparsi di strategia per la Fiat, per la General Motors e, perché no, per il Vaticano – prosegue la cantante -. Mi piacerebbe che gli affidassero l’organizzazione del prossimo Festival di Sanremo. Sono sicura che non sbaglierebbe niente neppure questa volta e farebbe una cosa fenomenale, ‘fantabulosa’. Quando se n’è andato, siamo tornati alla dura realtà. E sono sicura che tutti quelli che erano davanti al televisore l’avrebbero abbracciato come un fratello. Grande molleggiato, ti voglio bene”.
(stralci dell’articolo di Mina per Vanity Fair riportati dall’Adnkronos, 2004)
Nello spettacolo Adriano Celentano con la sua personalità dirompente non si ferma davanti a niente e anche lui corrisponde un po’ ai canoni della leggerezza e del candore.
(Giorgio Albertazzi, intervista a Paola Aspri)
Adriano mi ha chiamato e l’ho raggiunto subito in sala d’incisione. Sono un suo fan da sempre, ci sarei andato anche gratis. È un artista completo e gentile, sempre disposto ad ascoltare tutti. Dovevamo fare una canzone insieme, alla fine ne abbiamo registrate tre; con la sua voce così particolare lascia l’impronta su qualsiasi stile. In un pezzo l’ho accompagnato mentre canta lo scat, il tipico canto jazz improvvisato, e vi assicuro che è eccezionale».
(Stefano Di Battista)
Scrivere in italiano non è assolutamente semplice. In inglese è molto più facile, tanto è vero che il rock ‘n’ roll in Italia non è mai esistito, impossibile trasformarlo in rima. Ci è riuscito Celentano, “Il tuo bacio è come un rock, che ti morde col tuo swing, è assai facile al knockout che ti fulmina sul ring”.
Tutta così. Finita.
(Francesco Guccini a Emiliano Liuzzi, Il Fatto Quotidiano, novembre 2014)
Ho imparato a suonare la chitarra grazie ad un’associazione progettata per impedire agli adolescenti di strada di entrare nel giro della criminalità. All’inizio ho suonato soprattutto rock italiano, nella tradizione di Adriano Celentano e degli urlatori. Nei miei film, le persone trascorrono la loro vita ascoltando musica. Si può anche dire che i personaggi di Underground non fanno altro. Spesso mi chiedo: sono un musicista o un regista? Non distinguo tra i due. Le note creano immagini. Ci sono pezzi, a volte anche una semplice sequenza di accordi, che stimolano la mia immaginazione come regista.
(Emir Kusturica, 2000)
Se volesse, domani potrebbe fondare un partito politico ed entrerebbe in Parlamanto.
(Erich Kuby, giornalista e scrittore tedesco a proposito delle vicende relative a Fantastico)
Fui ingaggiata per il Cantagiro in Italia, un surreale tour che raggruppava i cantanti più popolari della penisola. Al loro passaggio, la folla si radunava in strada per salutare le automobili decappottabili con sorrisi e applausi. Lo spettacolo si svolgeva ogni sera in uno stadio in cui i cantanti eseguivano la loro hit del momento di fronte a oltre diecimila spettatori scalmanati. Adriano Celentano era già una leggenda che il pubblico italiano venerava per il talento e per la spiccata personalità, tanto che bastava che apparisse sul palcoscenico e dicesse tre parole, proprio come un Papa, per far scendere un religioso silenzio.
(Francoise Hardy, 2009)
Antonio