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Villaggio: Celentano? Personaggio di una vanità ripugnante

Paolo Villaggio scatenato. Ospite a “L’Arena” di Massimo Giletti, programma della domenica pomeriggio di RaiUno, il comico genovese ha dato vita ad un vero e proprio show, affrontando con disinvoltura e cinismo una serie di argomenti. Alla prevedibile domanda su Adriano Celentano, ad esempio, Villaggio ha risposto senza mezzi termini: “Mi aspettavo esattamente tutto quello che ha fatto. È un personaggio di una vanità ripugnante”.

L’attore 79enne ha poi raccontato alcuni aneddoti su Silvio Berlusconi e Fabrizio De Andrè, personaggi con cui da giovane condivise il lavoro sulle navi: “Facevo l’animatore sulle crociere, ero il più antipatico. Con me c’erano Berlusconi, che faceva il pianista, relegato in fondo, vicino alle eliche e Fabrizio De Andrè. Sono sempre stato invidioso di Fabrizio, era troppo vanitoso – ha scherzato Villaggio -. Sono stato invidioso di lui anche da morto, al suo funerale, era diventato troppo famoso”.

L’ironia di Villaggio si è trasformata rapidamente in cinismo, o forse realismo. “Il mio Fantozzi? Lui un posto fisso almeno ce l’aveva – ha sottolineato l’attore ligure -. Oggi gli impiegati si vestono da giovani e sono infelici”. Una visione disincantata del mondo e del futuro: “Se credo in Dio? Sono dell’avviso che oggi credere in Dio sia molto difficile”. (TMNews)

26/02/2012 – RadioWebItalia.it

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