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Vigilanza, Del Noce: slalom tra personaggi e temi scottanti

Fabrizio Del NoceRoma, 18 apr (Velino) – Non fu epurazione per Enzio Biagi. È tornato il sereno con Pippo Baudo. Stop al caso Cogne in tv. Con Gianfranco Funari c’è intesa, unico attuale scoglio del programma Apocalypse Show è la presenza di Francesco Cossiga. Questo in pillole il primo resoconto dell’anno di Fabrizio Del Noce, direttore di RaiUno, ascoltato oggi dalla commissione di Vigilanza Rai. Per il quinto anno al timone dell’ammiraglia Rai – come suole dire Del Noce “in questa ultima fase della mia direzioneâ€? – traccia un bilancio lusinghiero. “Anche se non si è ancora conclusa, posso dire senza dubbi che abbiamo vinto questo periodo di garanzia – afferma il direttore – , perché siamo tre punti sopra. Chiuderemo questa stagione con uno share medio del 25 per cento, quindi vuol dire che un italiano su quattro guarda RaiUnoâ€?. E nonostante la voragine di ascolti con Colpo di genio, problema che affronterà domani in un faccia a faccia con Simona Ventura, Del Noce sottolinea che aveva ereditato la rete al 22 per cento e con alle spalle la sconfitta in cinque stagioni di garanzia, mentre “noi – afferma – ne abbiamo vinte ottoâ€?. Non avverte l’erosione del pubblico da parte delle satellitari, mentre ribadisce un concetto di cui si fa portatore da molto tempo: la fuga dei telespettatori dagli eventi sportivi e dal cinema, e il valore enorme acquisito oggi dalle fiction e dall’intrattenimento. Del Noce assicura che la gestione di RaiUno prosegue sicura: “RaiUno non è in stallo – afferma – e i problemi dell’azienda non si sono mai riflessi sull’ammiraglia. I problemi di RaiUno vengono sempre risolti, perché si sa che deve andare in onda. Gli stipendi si pagano con RaiUnoâ€?. Rete che ha “un budget di utilità immediata – dichiara – di 215-220 milioni di euroâ€? e che “raccoglie il 70 per cento della pubblicità di tutta l’aziendaâ€?. Un orizzonte roseo, quindi, per RaiUno. Unica nuvola nera i “problemi di ritardo tecnologico che potrebbero penalizzare l’azienda, ad esempio, nei confronti della concorrenza di Skyâ€?.

Intanto, fervono i preparativi per due grandi ritorni: Enzo Biagi, domenica prossima, e Gianfranco Funari sabato 28 aprile. “Biagi domenica tornerà su RaiTre – afferma Landolfi – e non vorrei che la Rai accreditasse che c’è stata effettivamente un’epurazione del giornalista dalla Rai, perché a me risulta essere andato via con una transazione consensuale. Va bene la polemica politica, nel corso della quale ogni argomento è lecito per sostenere le proprie idee, ma la Rai non deve accreditare questa versione e deve ristabilire la veritàâ€?. E arriva la conferma di Del Noce: “Sono passati cinque anni, ma di Biagi posso dire che ha scelto lui a suo tempo di non accettare un programma di seconda serata su RaiUno, che prevedeva anche alcune prime serate. Dei dettagli della contrattazione non posso dire nulla perché fu condotta dall’allora direttore generale Agostino Saccàâ€?. Entusiasta del ritorno di Funari, si presenta il primo ostacolo: la presenza di Francesco Cossiga alla prima puntata di Apocalypse Show per ragioni di par condicio che, in periodo elettorale (iniziato il 12 aprile), vieta la partecipazione dei politici ai programmi d’intrattenimento. Del Noce chiede quindi in Vigilanza se sia possibile avere una deroga trattandosi di un senatore a vita che non “verrebbe – dice il direttore di RaiUno – a parlare di politicaâ€?. Se non ci sarà Cossiga, comunque, alla prima puntata di Apocalypse show parteciperanno “il primo ministro e il ministro degli Esteri di un arcipelago di isole che stanno sprofondando e che devono trasferire tutti gli abitantiâ€? annuncia Del Noce.

Ma perché Funari sì e Beppe Grillo no? Risposta immediata di Del Noce: “Chi non vorrebbe Grillo una volta sulla sua rete? Ma aldilà dei problemi politici che forse potrebbero nascere – spiega Del Noce alla commissione di Vigilanza – chi si prenderebbe la responsabilità delle polemiche legate ai suoi attacchi alle realtà industriali?â€?. Mentre si augura un presto ritorno su RaiUno di Fiorello e Roberto Benigni: “Si tratta – dice – di artisti che anche quando vanno con la mano pesante sono leggeri e rimangono sempre in un canovaccio accettabile. La satira a volte può diventare un’arma impropria e nessuna persona può essere lapidata in nome di nullaâ€?. E Adriano Celentano? “È un artista di altissimo livello, che ha sempre le porte aperte in Rai, e anche lui ha beneficiato di tutto quel fracasso legato alle polemiche su Rockpolitik, come, non nego, ne ha beneficiato la rete. Resta per me il problema di principio del controllo editoriale che considero ineludibileâ€?.

E dopo i personaggi scomodi è arrivato anche il momento dei temi e programmi ostici. Franca Rame, che non aveva mai preso parte alle audizioni della Vigilanza di cui è componente, incalza Del Noce sul perché non affrontare una trasmissione sull’uranio impoverito. Del Noce non rispedisce al mittente la proposta, ma fa notare che il programma dovrebbe essere studiato bene, perché se lo share dovesse risultare basso si creerebbe un precedente negativo tale da poter bloccare altri progetti sulla stessa linea. Mentre sul caso Cogne è lo stesso direttore di RaiUno ad alzare il cartellino rosso: “Non se ne può più, ne sono assolutamente convinto: è diventato un evento mediatico più che giudiziarioâ€?. Sull’osservazione di Landolfi in merito alla lunghezza eccessiva di Domenica In, Del Noce risponde che avrebbe voluto spezzettare in qualche modo il contenitore domenicale, ma che la proposta non è passata al Cda, trattandosi di un programma storico. E su Pippo Baudo, che conduce Domenica In Ieri Oggi Domani, non può Del Noce che dire che è tornata l’armonia dopo la bufera sanremese. “I rapporti con Baudo sono ottimi” dice. Anche se aggiunge ciò che ha sempre pensato sul festival: “Ritengo e riterrò sempre che l’unico elemento di novità di un festival per sua natura ripetitivo sia il conduttore. Poi, certo, avrei potuto spiegare che ogni regola ha le sue eccezioni, ma questa è una linea generale dalla quale non mi dissocioâ€?. Anche se ammette che è stato di cattivo gusto rispondere nella seconda conferenza stampa sanremese alla domanda sul conduttore della prossima edizione: “Sarebbe stato più corretto – afferma – non rispondere a quella domanda, perché non è corretto occupare il palcoscenico quando c’è già un artista in scenaâ€?.

(Ornella Petrucci)

18/04/2007 – il Velino

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