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Udienza Celentano-Pepè: parziale ammissione del molleggiato

E’ durata poco meno di un’ora l’udienza per Adriano Celentano ed il fotografo Giuseppe Staltari. Sfuggevole e silenzioso il molleggiato all’uscita dall’aula del giudice Cento accerchiato dalle guardie del corpo si è subito allontanato. Subito dietro, anche l’avvocato Luciano Leone si è defilato preferendo non esprimere commenti o rilasciare dichiarazioni. Celentano tra i corridoi ha solo salutato una fan che gli ha rivolto un chiaro ‘ciao’.

Le parole del cantautore sono arrivate solo poco dopo quando è stato incalzato dalla ressa di giornalisti che si sono affiancati alla sua vettura, guidata dalla moglie Claudia Mori. “Ho ricostruito la vicenda. – ha spiegato Celentano che di fronte alla selva di domande che gli chiedevano una sua versione ha detto – Sarà il giudice a dire com’è andata la vicenda”.

Più loquace la presunta parte lesa nella vicenda ovvero il fotografo conosciuto come Pepè che con una certa disinvoltura ha dichiarato: “Lui ha detto che l’anno scorso mi aveva rimproverato di non fare più fotografie. Io gli ho risposto, guarda che l’anno scorso non è vero. Erano 4 o 5 anni che ero lì 24 ore su 24 perchè abitavo lì. Ho fatto sempre le foto quando volevi tu”.

Poco dopo l’avvocato del fotografo, Andrea Ricca Barberis ha detto: “Nell’interrogatorio Celentano ha ammesso di essersi avvicinato da solo a Pepè per strappargli la macchina ed averlo strattonato. Il giudice ha rinviato al 27 ottobre per ascoltare la compagna di Pepè ed il bodyguard di Celentano, che era presente e secondo la nostra ricostruzione ha partecipato all’aggressione. Per noi c’è un interesse nella vicenda in relazione alla figura della guardia del corpo e quindi chiederò che non venga ammessa la sua testimonianza”.

Questi sono i pochi ma significativi dettagli sull’udienza odierna, la prima con Celentano presente. L’incontro tra le due parti oggi è stato breve ma intenso e terminato con i sorrisi. E’ stata proprio questa l’immagine vista dal sottoscritto all’apertura dell’aula, dove non è stato possibile fare fotografie, per un’udienza pressoché blindata. Fuori dal palazzo di giustizia Pepè ancora amareggiato per l’accaduto ha confessato di aver lasciato al molleggiato un dono, una fotografia di parecchi anni fa. Adesso la prossima udienza si terrà ad ottobre per le uniche due testimonianze fino ad ora concesse.

26/05/2010 – sanremonews.it

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