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Tricarico: «Celentano e Sanremo, che soddisfazioni»

Il musicista milanese inaugura la stagione dei concerti all’Idroscalo tra pezzi rock e brani lenti

Francesco Tricarico MILANO 10/06/2008 – Dalla collaborazione con Adriano Celentano per “Dormi amore la situazione non è buona” al premio della critica a Sanremo grazie alla sua “Vita tranquilla”. Un anno importante questo per Tricarico, tra i cantautori più interessanti e originali della nuova generazione, autore nel 2000 di uno dei tormentoni più trasmessi del nuovo millennio: “Io sono Francesco”.
Stasera il musicista milanese sarà di scena all’Arena dell’Idroscalo. Un po’ come giocare in casa, «anche se a volte è meglio giocare fuori – spiega – perché quando ti esibisci nella tua città ci sono maggiori aspettative e di conseguenza maggior pressione».

Come presenta questo live?
Credo che sia bello presentare uno spettacolo che nessuno si aspetta, la sorpresa è sempre positiva. Di certo ho la fortuna di potermi esibire con una band affiatata. Ci saranno pezzi rock e brani lenti. Si respireranno tante atmosfere diverse tra di loro. Speriamo di divertirci tutti.

Il concerto ruoterà intorno a “Giglio”, il suo terzo album?
Soprattutto su di lui, anche se non mancheranno brani degli anni precedenti.

“Giglio” è un disco che si discosta abbastanza da “Tricarico ” e “Frescobaldo nel recinto”…
È così. Come in ogni campo si ha sempre la possibilità di crescere e di conoscere più se stessi. Maturando cambia anche la scrittura, il modo di intendere la musica. Se poi si cambia in meglio o in peggio non lo posso dire io. L’importante è cambiare, di certo è una fortuna.

L’album contiene 11 canzoni. Quale merita un ascolto particolare?
Tutte. Però devo dire che a me piace molto “Eternità” per la sua semplicità, l’ascolto spesso. Ho preferenze anche per “Ghiaccio”, l’attuale singolo, e “Fili di tutti i colori”.

Da Celentano a Sanremo è stato un periodo importante per lei.
È stato un anno ricco di soddisfazioni. Sono accadute tante cose positive al momento giusto. Avvertivo la necessità di un cambiamento del genere, avevo bisogno di questa carica.

“Giglio”, tra quelli di Sanremo, è stato il disco più scaricato su iTunes Store.
Una bella cosa. Significa che il pubblico ha apprezzato il mio lavoro.

Se dovesse scegliere di cantare un solo pezzo della sua discografia oggi quale sceglierebbe?
Direi “Neve blu”.

Ha collaborato alla colonna sonora del film “Ti amo in tutte le lingue del mondo” di Pieraccioni: un’esperienza da ripetere?
Se dovesse capitare perché no. Al momento però non bolle niente in pentola sotto questo punto di vista.

Tricarico che musica ascoltava da ragazzo?
Molta classica per via del Conservatorio che frequentavo: Mozart e Bach su tutti. Poi mi piaceva molto il punk e il cantautorato italiano, da De Gregori a Battisti.

Il complimento più bello?
Ricordo con piacere le parole di stima che avuto per me Celentano.
Anche il fatto che Vasco Rossi in qualche modo riprenda l’inciso di “Vita tranquilla” nella sua “Vita spericolata” lo prendo come un riconoscimento.

Il suo rapporto con Milano?
D’amore o odio, è una città che toglie e dà. La zona che preferisco? I giardini di Porta Venezia, mi piace anche il Parco Solari.

Il concerto di questa sera, che rientra nella rassegna “Idronscalo in Festa”, inizierà alle 21, ingresso gratuito.

10/06/2008 – CronacaQui.it (Edizione Milano)

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