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Show e mafia per “salvare” la tv

Benigni e Celentano su Raiuno e “Il capo dei capi” su Canale 5 hanno sorretto il faticoso cammino delle reti generaliste nel 2007

Fra le piacevoli sorprese dell’annata l’exploit del “Sergente” con Marco Paolini su La7

Roma – Sono stati gli show evento di Roberto Benigni e Adriano Celentano su Raiuno, ma anche la fiction d’impegno, come la fortunata serie di Canale 5 “Il capo dei capi”, a segnare il 2007 in tv. Un anno di generale “fatica” per le reti generaliste, in particolare per l’intrattenimento, che ha archiviato diversi flop ma ha anche riservato piacevoli sorprese come “Il sergente” di Marco Paolini, bella pagina di teatro in televisione premiata dal record di share su La7.

Sugli scudi dell’Auditel i due colpacci di fine novembre di Raiuno: Il V dell’Inferno secondo Benigni (seguito da 10 milioni 70 mila spettatori, pari al 35.68%) e “La situazione di mia sorella non è buona”, lo show del Molleggiato (9 milioni 209 mila con il 32.9%). Prima di Celentano e di Benigni lo scorso autunno aveva sfondato il tetto dei 9 milioni soltanto “Striscia la notizia”, con la prima puntata della nuova stagione (9 milioni 7 mila pari al 33.99%).

Nell’Olimpo, come sempre, anche il festival di Sanremo, condotto quest’anno da Pippo Baudo e Michelle Hunziker, con una media generale di 9 milioni 304 mila e del 47.01% e serate da ascolti di tutto rispetto, come la prima (12 milioni 452 mila con il 43.80% nella prima parte e 9 milioni 760 mila con il 44.82% per l’intera trasmissione) e l’ultima (12 milioni 408 mila con il 48.78% nella prima parte e 10 milioni 580 mila con il 54.27% di media ponderata).

Per Canale 5, bene i marchi storici come “Zelig” e “C’è posta per te”, ma anche la bella e discussa serie “Il capo dei capi”, dedicata a Totò Riina (quasi 8 milioni di spettatori con il 28.59% per la puntata finale, nella stessa sera di Benigni).

Nella top ten delle fiction pure Raiuno con “L’inchiesta” (7 milioni 650 mila con il 28.55%) e “Chiara e Francesco” (con una media di 7 milioni 276 mila e del 29.49%), e la “Maria Montessori” di Canale 5, interpretata da Paola Cortellesi (7 milioni 119 mila con il 29.41% di media). Meno brillanti quest’anno i risultati della lunga serialità, da “Medicina generale 2” a “Carabinieri 6” al “Giudice Mastrangelo 2”, con qualche eccezione come “Un medico in famiglia 5”, che ha tenuto in modo eccellente con il 25.47% di media in 14 puntate.

Bene anche l’informazione, un genere ancora in salute come dimostrano gli ascolti di “Ballarò”, “Annozero”, “Report”, dell’inossidabile “Porta a Porta” ma anche di “Matrix”.

Ma il 2007 va ricordato anche per la “lezione” di Paolini: oltre 1 milione e 200 mila spettatori, pari a quasi il 6% (5.70%) hanno seguito il 30 ottobre su La7 il suo “Il Sergente”, opera tratta dal libro “Il sergente nella neve” di Mario Rigoni Stern, diario autobiografico dell’alpino scrittore che, da un lager tedesco nel 1944, ripercorre i momenti drammatici della Campagna di Russia del Corpo di spedizione italiano, tra la fine del 1942 e il ’43. È finita invece tra le polemiche l’esperienza, sulla stessa rete, di Daniele Luttazzi, tornato in tv a oltre cinque anni dall'”editto bulgaro” con “Decameron”, sospeso però a metà strada (ne erano previste dieci puntate) per gli insulti a Giuliano Ferrara.

Tra le pagine da dimenticare, i flop su Raiuno di “Colpo di genio”, il programma di Raiuno ispirato a “I cervelloni” e condotto su Raiuno da Simona Ventura e Teo Teocoli, chiuso dopo due puntate, e di “Apocalypse Show”, ovvero la fine del mondo secondo il “profeta” Gianfranco Funari (anche lui tornato in tv, dopo ben 11 anni); e di Votantonio, condotto da Fabio Canino, immediatamente chiuso dopo lo striminzito 4.96% dell’esordio, minimo storico per Raidue.

31/12/2007 – Il Gazzettino Online

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