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Salvini: la cultura non è di sinistra

Il leader ringrazia il Molleggiato dell’appoggio, ma non è un’alleanza Il Cav all’attacco: “Con i governi dei non eletti solo nuove tasse”

Matteo Salvini
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Orecchino a parte a Salvini è andata bene: in dirittura d’arrivo ha incassato il plauso di Adriano Celentano.
Il Molleggiato ha stupito «in positivo» Matteo per il suo intervento l’altro giorno in merito alla fuga impazzita di tre rom su un’auto, che a Roma è costata la vita a una donna filippina travolta in strada con altre otto persone, alcune delle quali tuttora in gravissime condizioni in ospedale. Celentano sul suo blog dopo aver mosso critiche a Renzi e Grillo per la loro attenzione all’esito delle elezioni regionali, mentre «la gente ha paura», ha poi scritto «comincio a pensare a Salvini».
E il leader della Lega ha commentato: «Siccome io vengo sempre dipinto come brutto e cattivo, non me lo aspettavo. Mi fa piacere vedere che ci sono ancora persone che approfondiscono i temi. Per me è un riconoscimento importante, più che alla mia persona alle mie idee. Celentano mi piace molto. Se lo inviterò alla prossima manifestazione leghista? A me non piace mettere il cappello all’arte». Per poi sottolineare, come esempio: «Sono andato a vedere un film su Fabrizio De André e in tanti si sono stupiti. A sinistra in si sentono proprietari della musica, della cultura, dell’arte. Ci vuole più libertà».
E sulle elezioni: «Noi rispetto al M5S siamo un’alternativa più costruttiva, e al ballottaggio alle politiche col Pd, semmai ci andremo noi, non loro. Lo dice anche Celentano, ora abbiamo anche il suo consenso».

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Antonio Angeli

30/05/2015 – Il Tempo (www.iltempo.it)

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