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Regia di Celentano, Amichevole collaborazione di Beldì

Come può, si chiederà lo spettatore scafato, un uomo essere contemporaneamente in onda in diretta e fare la regia del programma che lo riprende?

Lo spettatore scafato che conosce il giochetto – à là Rockpolitik – l’avrà già capito, quello meno scafato magari sospetta. Entrambi, comunque, troveranno conferma ai loro dubbi guardando l’immagine dopo il salto. Tratta, come quella che apre questo post, dai titoli di testa di La situazione di mia sorella non è buona, gigantesca telepromozione con ospiti illustri dell’ultimo album di Celentano. E esternazioni del molleggiato.

Ma torniamo alla regia. Regia di Adriano Celentano, cita il cartello. Poi, subito dopo, ecco svelato l’arcano: con l’amichevole collaborazione di Paolo Beldì. All’epoca di Rockpolitik fu l’amichevole partecipazione.

Sarà anche un gioco, ma non diverte: contribuisce, piuttosto, a creare quell’illusione fin troppo frequente nel mondo della tv, che il regista non conti niente, che chiunque lo possa fare, che non sia un lavro creativo ma che sia meramente tecnico.

E allora, continui, Beldì, a farsi dare in diretta dello staccacamere.

Ma rifletta sul fatto che in questo modo non fa che ricoprire di ridicolo la categoria.

Qui si tifa per il Regista, quello con la R maiuscola, quello che, come mestiere, mette in scena. E deve saper mettere in scena in televisione, al cinema, a teatro. Il Regista all’americana, quello che sa di tecnica e sa di scrittura.
Il Regista che non si farebbe mai accreditare con la dicitura amichevole collaborazione.

27/11/2007 – TvBlog.it

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