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Pressioni su Santoro, che non ha ancora deciso

Nel capannone di Brugherio si continua a lavorare fino a tarda notte. Dopodomani si comincia, ma la prima puntata di «RockPolitik» con Adriano Celentano non è ancora pronta. Il pezzo forte dello show doveva essere la libertà d’informazione: seduti su tre sgabelli i tre illustri «epurati» dalla tv pubblica: Biagi, Santoro, Luttazzi. Ma Biagi, domenica sul Corriere , ha fatto sapere che nonostante la stima per Celentano non entrerà nella rete ancora guidata (Fabrizio Del Noce) da chi lo ha cacciato; ieri sera Luttazzi si è accodato: «Devo declinare l’invito per gli stessi motivi ricordati da Biagi». Resta l’eurodeputato Santoro, anche se su di lui le pressioni sono molto forti: «Vediamo cosa succede, poi deciderò». Celentano non avrebbe ancora deciso se lasciare comunque lo spazio dedicato alla libertà d’informazione che a questo punto sarebbe ovviamente di impatto inferiore al previsto. Va ricordato che nella prima puntata – a proposito di censura – era previsto pure Beppe Grillo che all’ultimo, sentiti i suoi legali, ha preferito non intervenire vista la causa in corso con la Rai (pare si stia cercando in extremis una sorta di collegamento Internet con il comico genovese). Quel che potrebbe succedere è che l’argomento libertà d’informazione, censura e quant’altro diventi l’oggetto del temutissimo monologo che Celentano terrà giovedì sera su Raiuno presumibilmente tra le 21.30 e le 22.30 (ma l’argomento potrebbero essere anche i Pacs, o la pillola RU486, o i rapporti Chiesa-Stato). Certi e non pericolosi sono invece gli ospiti Depardieu, i Subsonica e Ligabue con cui l’attore duetterà in una canzone di Nancy Sinatra. Con la partner femminile parlerà di Italia, Risorgimento, Repubblica. Le spiega: «Una volta comandava un tipo, come lo chiamate voi in Francia, un certo Mussolen. Lui controllava proprio tutto. Se ci fosse stata la tv avrebbe avuto in mano anche quella, il canale uno, due, tre, quattro, fino al sette».

di Maria Volpe

18/10/2005 – Corriere della Sera

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