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Placido Salamone, da Vittoria: io, Fio Zanotti e Adriano Celentano

Placido Salamone

Vittoria – Insieme al Molleggiato sul palco di Sanremo. Due miti, in una sola volta. Perché se salire sul palco del mitico Ariston della consacrata capitale nazionale della musica, per un musicista è già “un traguardo pazzesco”, nel caso in cui sta suonando la chitarra accompagnando un’icona della storia musicale italiana, allora è certo che “può sfiorare il cielo con un dito”.
Emozioni da brivido che si porta ancora addosso Placido Salamone, chitarrista turnista live, anni 27, vittoriese doc, rientrato a Bologna per completare gli studi al Conservatorio Martini, quella che chiama “un’altra nuova avventura” e soprattutto per continuare la collaborazione con il maestro Fio Zanotti, il fantastico e “scapigliato” direttore dell’orchestra ritmica del Festival.
“Se il sogno si è avverato è stato proprio grazie a Fio Zanotti con cui dal 2010 collaboro come chitarrista, programmatore e assistente nel suo studio di registrazione – dice il musicista o, meglio, il kitarrario, come ama definirsi su Facebook – perché accompagnare musicalmente un mito è fantastico, impensabile, è veramente il massimo”.
Eppure, Placido Salomone non è la prima volta che con la sua “kitarra” segue la voce di un big della musica. Il musicista vittoriese infatti può vantare collaborazioni con un lunghissimo elenco di star anche internazionali tra cui spiccano nomi del calibro di Amii Stewart, Ornella Vanoni, Fabio Concato, Manuela Villa, Mario Venuti, lo stesso Francesco Cafiso e Cassandra Raffaele. Anzi, si deve proprio alla talentuosa cantante la notizia che tra i musicisti di Celentano c’era anche Palcido Salomone. Il tam tam sulla rete è scattato ma Placido Salomone si è reso irrintracciabile. Da professionista qual è, non solo “non si è montato la testa”, ma consapevole della straordinaria occasione professionale, ha voluto concentrarsi sul lavoro. Unica eccezione: per la finale di Sanremo ad applaudirlo sul palco in diretta c’era l’amatissima Anita e nessun altro. Papà, ex musicista ed imprenditore, mamma e il fratello Vincenzo, vicinissimi con il cuore, ma gli occhi puntati sullo schermo televisivo. “Celentano è superbo – racconta Placido Salomone – un professionista eccezionale. Anzi di più, direi assolutamente geniale, dotato di una straordinaria intelligenza musicale. Quando suggeriva ai musicisti accordi e scelte musicali, dopo, ti dicevi, ma come non ho fatto a pensarci prima?”.
Accanto al Molleggiato per un mese. Prove su prove. “Celentano è un grande. Ha il talento che scorre nelle vene e dal suo staff pretende il massimo. La grandezza di un genio che riesce a stabilire con i suoi musicisti un affiatamento eccezionale”. Fuori dall’Ariston soffiava il vento della polemica, dentro solo calma e concentrazione. “Della baraonda mediatica non ne ha mai parlato con i musicisti. Intorno a noi c’era solo la musica”.
Il dopo Sanremo è la costruzione di altri sogni. Da vivere nella sua terra. “Vivi in un posto fantastico, me lo dicono tutti gli artisti con cui collaboro e che in tutti questi anni ho conosciuto. Ed è vero. La Sicilia ha un respiro umano straordinario. Ecco perché a marzo aprirò lo studio di registrazione Ibleart Studio Recording dove, grazie ai miei contatti, cercherò di portare i big della canzone italiana e anche internazionale. Tutti in fondo desiderano fuggire dai ritmi nevrotici imposti dalle metropoli. C’è già una lista lunga di musicisti che si è detto pronto a fuggire da Milano. Insieme al pianista vittoriese Vincenzo Fontes con cui collaboro, saremo felici di accoglierli nel nostro studio di registrazione”.

Daniela Citino (La Sicilia)

26/02/2012 – RagusaNews.com

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