Paolo Nutini: «I complimenti di Celentano. E forse una collaborazione»
Il cantante al Festival di Sanremo per presentare Caustic love. Il nuovo album dopo cinque anni di silenzio. «Per far le cose bene devi dare tempo alla testa».
«Ho dovuto dare tempo alla mia testa. Non puoi fare sempre la stessa cosa senza interromperti, soprattutto se vuoi farla bene». Non ci pensa neanche per un attimo a togliersi gli occhiali da sole – segno che dopo l’esibizione al Festival di Sanremo ha fatto tardi – ma Paolo Nutini non rinuncia all’appuntamento con la stampa per parlare del suo nuovo lavoro discografico. Un lavoro indubbiamente atteso, Caustic Love, in uscita il 15 aprile su etichetta Atlantic Records, che arriva dopo cinque anni di silenzio. Tanti ne sono passati dal successo planetario di Sunny Side Up (5 milioni di copie vendute). Nel panorama discografico attuale, un’eternità .
«Negli ultimi cinque anni, a parte il rap e la dance, ho fatto altre cose, cose che non sapevo fare – spiega Nutini – Avendo abbandonato la scuola molto presto, mi sono anche messo a studiare perché ho capito che qualche qualifica dovevo averla».
Sullo spirito del nuovo album, Nutini è piuttosto parco di definizioni: la musica si ascolta, non si descrive. Per parafrase Frank Zappa, parlare di musica è come ballare di architettura. Eppure, spiega il cantante scozzese di evidente origine italiana, «le canzoni di Caustic love sono diverse rispetto a Sunny. Ho cercato di essere il più creativo di quanto mai sia stato, il più aperto possibile. Ho usato molte campionature».
Sul palcoscenico dell’Ariston, Nutini ha anticipato il singolo Scream, esibendosi anche nell’esecuzione di Caruso, di Lucio Dalla, un brano che già altre volte aveva proposto dal vivo in Italia. «È una canzone che amo da sempre, che sentivo fin da quando ero piccolo – spiega Nutini – Ma solo di recente ne ho imparato le parole. Una canzone stupenda, che ho scelto per omaggiare un grande cantante».
E se il ragazzo, nipote di bisnonno emigrato in Scozia in cerca di fortuna, ammette di conoscere soprattutto la musica italiana del passato («Il nonno suonava al piano arie d’opera, o canzoni di Buscaglione») a sorpresa Paolo Nutini anticipa la possibilità di una collaborazione con Adriano Celentano: «Dopo l’esibizione di ieri sera Celentano mi ha telefonato per congratularsi della mia esibizione e, in estate, potrebbe esserci l’occasione di fare delle cose insieme».
Chissà che l’incontro non avvenga a Genova, dove il cantante sarà protagonista di un concerto al Goa Boa.
Matteo Paoletti
22/02/2014 – Mentelocale.it