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Oscar Farinetti risponde ad Adriano Celentano: “Il teatro Smeraldo? L’avesse preso lui”

“Mi odia, ma io non so perché”. È questa la prima replica di Oscar Farinetti, rilasciata al Fatto Quotidiano, alle critiche di Adriano Celentano sull’inaugurazione del nuovo centro commerciale Eataly a Milano al posto del Teatro Smeralddo. L’accusa del molleggiato all’imprenditore piemontese è di straparlare di cultura al solo fine di “riempirsi le tasche”.

Per carità, capisco il suo altissimo intento, ogni parola che si distilla del suo preziosissimo pulpito è da tenere nella massima considerazione… Ma lo sa quanti teatri, quante librerie chiudono in Italia perché la gente perde il lavoro e non ha più il reddito sufficiente per permettersi di andare a teatro o comprare libri? Quindi se gli stava così a cuore il Teatro Smeraldo poteva farsi avanti e rilevarlo lui. Sono convinto che avrebbe avuto le risorse e le capacità per farlo. Oltretutto credo che Gian Longoni glielo avrebbe dato molto volentieri e io mi sarei immediatamente fatto da parte. Avrei fatto Eataly in un altro posto, immediatamente.

Con la stima che ho di lui, figuriamoci se mi mettevo in mezzo! L’Italia è piena di teatri che chiudono, se Celentano vuole gli fornisco direttamente io l’elenco. Sono sicuro che sarà felice di prendersene cura. (…) Io cerco di guadagnare, non c’è dubbio che sono un mercante. Anche Celentano mi risulta che si faccia pagare, e bene, per quello che fa. Non ci vedo nulla di strano, anzi. In fondo lui è un fuoriclasse, ci mancherebbe.

21/03/2014 – Huffington Post (huffingtonpost.it)

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