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Morgan da Santoro difeso da Celentano

Il cantautore nega di aver fatto l’apologia della droga, ma insiste: «Però è un ottimo antidepressivo»

MILANO — Il caso Morgan approda ad «Annozero». E fa di nuovo scalpore. Nel salotto di Santoro ieri sera è andata in onda una trasmissione che ha puntato più sulla denuncia della presunta ipocrisia che ha portato all’esclusione del cantautore dal Festival dopo la sua ammissione di aver fatto uso di cocaina, più che sulla volontà di affrontare seriamente la questione droga e rock’n’roll. In apertura di programma Morgan ha dettato, per così dire, la linea: «Ho fatto una ca…ta, mi sono tirato la zappa sui piedi, ma non perché non ho fatto Sanremo, anzi questo è stato meglio: guardando il livello è stato protettivo non andarci». Al suo fianco, nel suo ormai celebre modo fatto di pause e pensieri spiazzanti, si è schierato via telefono Adriano Celentano. «Vista la partecipazione di Filiberto (il principe Savoia, ndr.), l’anno prossimo per essere ammessi non ci sarà bisogno di essere dei cantanti — ha esordito il Molleggiato — parteciperanno invece fattorini, autisti, imbianchini, cuochi». Ma anche no, si è poi corretto Celentano, perché probabilmente «non ci sarà più alcun festival di Sanremo».

Diventando infatti serio, ha sintetizzato così il senso del suo intervento: «Il problema non è Morgan, il problema è che siamo tutti colpevoli. Tabaccai, automobilisti, costruttori di caldaie, tutti noi: che produciamo, vendiamo, usiamo e consumiamo cose che fanno male. Le sigarette, le polveri sottili dell’inquinamento, fanno tutte venire il cancro ». Quindi, rivolgendosi direttamente a Morgan: «In fondo la Rai con te è stata pure buona: ti hanno solo escluso da Sanremo, io pensavo che ti volessero fucilare…». Morgan ha ringraziato Celentano definendolo un «padre psichedelico: le pause di Adriano sono molto piene. E senza bisogno di assumere droghe».

L’ex leader dei Bluvertigo aveva ribadito poco prima di non aver fatto alcuna apologia della cocaina, ma ha insistito sul concetto che aveva suscitato più polemiche: «Non ho detto che la droga fa bene e chi si azzarda a dire questo non sa leggere, è un asino di natura. Ho detto che quando ho problemi di depressione credo che sia un ottimo antidepressivo. Tavor, Valium, Lexotan sono molto nocivi, non voglio dire se più o meno della cocaina: forse chi mi ha eliminato da Sanremo ne fa uso». E ancora: «Io sono una persona libera — ha sottolineato il cantante milanese — ma ho tirato fuori argomenti su cui ora si sta facendo dibattito. Sono stato allontanato, escluso, mi è stato impedito di fare il mio lavoro. Questi sono metodi sbagliati e medievali. La verità è che il sistema ha mangiato sopra questo dibattito che io ho creato». Poi, visto che è un cantante (e pure di vaglia) ha suonato la canzone «La sera», con la quale avrebbe dovuto partecipare al festival. Un’esclusiva per Santoro.

Maurizio Pluda

26/02/2010 – Corriere della Sera

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