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Mediaset: 4 stop pubblicitari per Celentano, previsto share 28%

(AGI) – Milano, 3 lug. – “Celentano è Celentano”, parola di Pier Silvio Berlusconi. E pazienza se sembra la reclame del noto Festival della concorrenza: qui siamo in casa Mediaset ed è qui che il Molleggiato sta arrivando: due serate all’Arena di Verona, che saranno trasmesse da Canale 5. Il direttore generale contenuti Mediaset, Alessandro Salem, annuncia che sarà “uno spettacolo che racconta la storia musicale di Celentano”, ma ciò che importa è quello che accade “per la prima volta” in uno show del Molleggiato: “4 break pubblicitari in ogni singola serata” che l’azienda di Cologno Monzese è pronta a vendere con la stima di 7,5 milioni di spettatori “almeno”, per uno share del 27-28%. Per una volta, insomma, anche a Mediaset si guarda ai numeri assoluti, rinunciando per un paio di serate a scremare il dato sulla base dello spaccato ritenuto il vero Eldorado pubblicitario, vale a dire il target commerciale compreso tra i 15 e i 34 anni. Intanto perché, stando a quanto spiegato dal vice presidente di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi, dall’alto dei suoi 74 anni, Celentano resta un personaggio “assolutamente trasversale”, poi perché ha “talmente tanto appeal che, nonostante il momento del mercato pubblicitario, è già al break even”. Niente ‘conti della servetta’, dunque, con il Molleggiato sullo schermo: “facciamo tv commerciale – ha fatto notare Berlusconi – che si concentra sulla vendita tv; non è vero che non ci interessa un pubblico adulto, abbiamo una rete dedicata al mondo femminile adulto e molti altri programmi. E poi, Celentano, se è forte, è forte. Ci sono pochi personaggi così in Italia che sappiano accendere una luce. E’ una cosa che ci dà orgoglio”. Nel corso della serata, sono trapelati anche dettagli sull’accordo: intanto, è stata una trattativa rapida e l’iniziativa è stata dell’azienda di Cologno Monzese: “l’abbiamo cercato noi – ha detto Berlusconi – e abbiamo fatto in fretta a chiudere l’accordo. Si tratta di un contratto semplicissimo”.

03/07/2012 – Prima Comunicazione (www.primaonline.it)

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