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L’intervista Renato Corti ex sindaco «Non ha salvato proprio niente»

Galbiate – C’è anche chi dice no: Celentano non ha salvato Galbiate. È il commento dell’ex sindaco Renato Corti, in carica dal 1988 al 1994. «Quando il mio mandato è iniziato – premette – Adriano Celentano a Galbiate c’era già. Proprio per questo, guardando ai fatti, non mi pare di poter affermare che abbia salvato il paese. Nessun intento polemico, ma mi sembra giusto riconoscere l’impegno dei galbiatesi e degli amministratori locali che mi hanno preceduto e seguito: è a loro che si deve la Galbiate che abbiamo». «Lo stesso Celentano – rimarca Corti – è venuto a Galbiate perchè gli è piaciuto l’ambiente, il paese: l’ha trovato bello. Significa che fin dagli anni 70 e in quelli precedenti la sensibilità ambientale nel nostro comune c’era: nessuna speculazione era in atto o magari già accaduta, nulla deturpava un paesaggio che conquistò l’artista». Prosegue l’ex sindaco, oggi consigliere di «Galbiatealcentro»: «Neppure in seguito, dagli anni 80 fino ai giorni nostri, nel restante territorio di Galbiate dove Celentano non ha proprietà o non è intervenuto, non mi pare che si assista a una qualsiasi forma di scempio. È sotto gli occhi di tutti che Galbiate è un bell’ambiente, verde, per molti versi ancora intatto». Conclusione: «Celentano non è stato mai necessario per salvare Galbiate: è un concittadino illustre, una figura di grande rilievo, siamo contenti che sia venuto ad abitare da noi, ma non ha cambiato il paese. Ha costruito la sua parte: l’avrà fatto bene, non ha speculato, ma ha costruito, soddisfacendo come altri le proprie necessità abitative. Galbiate era gradevole prima del suo arrivo e lo è tuttora: non è affatto da additare come un esempio di sviluppo dissennato».

Patrizia Zucchi

13/11/2006 – La Provincia di Lecco (www.laprovinciadilecco.it)

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