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La tigre, la neve e Celentano

ROMA – Brugherio, quasi Milano. Primo pomeriggio di ieri: a pochi giorni dal debutto (giovedì su Raiuno). Nel bunker di Celentano (Adriano si fa vedere solo in occasioni specialissime), il Molleggiato chiacchiera con Roberto Benigni, ospite annunciato e confermato. Vuoi vedere che Roberto bacerà anche lui? Di sicuro canteranno insieme (la scelta sarebbe caduta sul non sense scioglilingua Prisencolinencionalciusol , ma non è detto), il resto si vedrà, gli argomenti non mancheranno. C’è da parlare di La tigre e la neve e, visto che il film gira attorno al tema della guerra in Iraq, sarà difficile sfuggire all’argomento. Ma se Adriano vorrà affrontare, come sembra, il tema della libertà d’espressione con Benigni potrà farlo a piacimento (non fu lui, ospite del Fatto prima delle elezioni, a determinare il defenestramento di Biagi da Raiuno?).
Chissà che non decidano di farlo subito, anche perchè per un motivo o per un altro gli ospiti scomodi (quelli che hanno fatto inalberare il direttore di Raiuno Del Noce che non sarà presente al debutto, ci sarà invece il dg Meocci) sono saltati uno a uno: dopo Grillo e Biagi, ecco la rinuncia di Daniele Luttazzi («no, finché la Rai non sarà bonificata») e l’incertezza di Santoro («vediamo cosa succede, poi deciderò»). Da solo che senso avrebbe? Insomma, quello con Benigni sarebbe un bel debutto, anche se la sua presenza resta fissata per la seconda puntata. Il fatto è che a Celentano piace fare il gioco delle tre carte: c’è una notizia, un’indiscrezione? E lui cambia, per il solo gusto di farlo. Addirittura i suoi monologhi non sono mai stati provati e nelle scalette che girano in studio hanno riservato uno spazio in bianco. Riempiranno un’ora di show, il secondo blocco che andrà in onda dalle 21,30, quella che fa venire i sudori freddi ai prudenti responsabili di Raiuno. Un’ora durante la quale Adriano canterà (le canzoni in scaletta sono L’Arcobaleno e Ancora vivo ). Parlerà con i suoi partner, con Antonio Cornacchione (il supporter sfegatato di Silvio Berlusconi preso a prestito da Fabio Fazio), e con Maurizio Crozza che gli aveva proposto un’imitazione di papa Ratzinger ma Adriano l’ha ritenuta troppo macchiettistica (si consolerà con i grandi e meno grandi della Terra: da Bush a Putin, al comandante Marcos). Si avventurerà in soliloqui (fra le materie prescelte potrebbero esserci i pacs e la pillola abortiva) nel suo classico stile che è quello di saltare di palo in frasca. Un po’ come tutto lo show: nessun tema conduttore (quello della libertà d’espressione è solo uno degli argomenti da trattare), gran sfoggio di tecnologie (18 le telecamere a disposizione), ospiti disposti a uscire dalla performance scontate (Ligabue come gli altri cantanti, nella prima puntata duetterà con lui pare in These boots are mad for walking ), Gerard Depardieu, i filmati montati dallo stesso Adriano su fame, guerre e carestie, il tormentone su chi è rock e chi è lento (una sorta di abili o riformati esteso al mondo politico) e quant’altro.
Durata complessiva due ore e mezza, salvo imprevisti. Si parte alle 21,05 (più o meno, dipende dai pacchi), si finisce alle 23,35. Vespa è avvisato. Per ora ha scelto di registrare al giovedì temi leggeri. Se, però, Adriano sforerà subito alla grande potrebbe decidere di autosospendersi. E sarebbe il secondo autosospeso dopo del Noce.

di Marco Molendini

18/10/2005 – Il Messaggero

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