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Il Kiwi si prepara all’ultimo ballo

L’ultima storica cattedrale della disco rischia di far posto a un supermercato. Il proprietario Giugni: «A fine stagione decido». Le trattative sono avanzate.

CASTELFRANCO. Nei ricordi di Rino Giugni, storico titolare del Kiwi, ci sono i volti e i nomi di un’epoca indimenticabile e ormai irrimediabilmente perduta.
È l’epoca d’oro del Kiwi Cathedral, la mitica discoteca di Piumazzo, che negli anni ’70 e ’80 è stata uno dei più importanti locali notturni italiani. Non solo “dancing”, ma meta frequentata dalle maggiori star nazionali e internazionali.
Da Adriano Celentano a Barry White, da Charles Aznavour a Silvie Vartan, fino a Johnny Halliday, Gloria Gaynor, Fabrizio De Andrè, Antonello Venditti. Artisti che nel Kiwi si sono esibiti in concerti memorabili, serate-evento che hanno richiamato migliaia di giovani da tutta Italia.
In oltre quarant’anni di attività, Rino Giugni non è mai salito sul palco del suo mitico locale. «È una mia regola – dice – stare sempre dietro le quinte, con gli artisti comparire solo in foto».
E di quegli anni d’oro, Giugni conserva infatti due pareti zeppe di ricordi: immagini che presto saranno rimosse da quei muri, lasciando il posto a un nuovo edificio di scaffali e prodotti alimentari. Per il Kiwi sul viale del tramonto si avvicina il giorno della chiusura. Una volta abbattuto, una catena di grande distribuzione realizzerà un supermercato.
«Mio padre mi diceva che fin quando l’acqua è sotto il naso si può andare avanti, se va sopra le narici è arrivato il momento di fermarsi – ammette Giugni – Quasi il 70% delle mega discoteche ha già chiuso, tutte diventate supermercati. Come accadrà anche qui». I giorni sembrano contati: «Farò il bilancio quest’estate: se siamo sotto, si chiude». Eppure in quarant’anni di musica, dopo aver fatto ballare intere generazioni, nel Kiwi che ora si appresta a chiudere i battenti ci sono passati i più grandi nomi di tutti i tempi. «Tutti eccetto due – puntualizza Giugni – Mina e Frank Sinatra, che però ho conosciuto a Montecarlo durante la festa del ballo della Rosa».
Con “The Voice”, Rino Giugni è stato immortalato in più di uno scatto, affissi proprio su quella parete di ricordi.
«Quando arriverà il momento di dire basta, vorrò solo una cosa: che Celentano scriva due righe sul Kiwi prima della chiusura». Perché il Molleggiato ha un posto particolare nella storia del Kiwi e nel cuore del suo proprietario. «Di lui ho un ricordo bellissimo – continua Giugni – Celentano è sempre stata una persona alla mano. Ci mettevamo a sedere su un divano e parlavamo di qualsiasi argomento». Di Barry White, invece, Giugni ricorda «un omone alto due metri». Mentre la più bella di tutte è (e sarà sempre) Patty Pravo: «Per me la più sensuale». «Io il Kiwi l’ho costruito – prosegue Giugni – Han sempre detto che tra i soci c’era Caterina Caselli, ma non è vero. A un certo punto è saltato fuori che dietro il Kiwi ci fosse anche Berlusconi. In realtà, all’inizio eravamo dodici soci. Negli anni, ciascuno ha deciso di prendere una strada diversa, ma siamo rimasti tutti amici. All’inizio avevamo deciso di fare un mese a testa. Dopo quarant’anni sono ancora qui che aspetto che mi diano il cambio. Per me il Kiwi è tutta la vita. Per questo quando cadrà giù non vorrò esserci».

di Evaristo Sparvieri

22/04/2012 – Gazzetta di Modena (gazzettadimodena.gelocal.it)

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