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Il chitarrista Tom Verlaine è… pazzo di Celentano!

In un’intervista del maggio 2001 al settimanale francese Les Inrockuptibles, comunemente chiamato Les Inrocks, il chitarrista Tom Verlaine (ex componente della band Television):

[…] J’ai toujours été attiré par l’effet naturel d’une voix qui ne cherche pas à combler un éventuel manque, au contraire des groupes anglais, par exemple, qui se forcent à avoir un accent américain préfabriqué. Que ce soit Lloyd Cole, les Beatles avec Little Richard ou Mick Jagger avec Howlin’ Wolf, il y a une longue liste de chanteurs anglais qui s’entraînent dans leur chambre à chanter en américain ou avec des références américaines. Quand David Bowie est arrivé, on a enfin eu un Anglais qui chantait en anglais, pas en américain, c’était très attirant. Il y a aussi l’exemple de Celentano : lorsque j’étais en Italie, on m a longtemps expliqué qui il était et ce qu’il représentait pour les Italiens. Il avait une voix naturellement très italienne sans pour autant être un crooner, mais il s’était laissé guider par sa personnalité et son instinct sans avoir de complexe américain ni désir d’imitation. […]


[…] Sono sempre stato attratto dall’effetto naturale di una voce che non cerca di coprire un’eventuale mancanza, a differenza per esempio dei gruppi inglesi, costretti ad avere un accento americano prefabbricato. Che sia Lloyd Cole, i Beatles con Little Richard o Mick Jagger con Howlin’ Wolf, c’è una lunga lista di cantanti inglesi che si allenano nella loro stanza a cantare in americano. Quando è arrivato David Bowie, abbiamo finalmente avuto un inglese che ha cantato in inglese, non in americano, ed è stato molto interessante. C’è anche l’esempio di Celentano: quando sono stato in Italia, mi hanno spiegato a lungo chi fosse e cosa significasse per gli italiani. Aveva naturalmente una voce molto italiana ma, pur non essendo un crooner, era guidato dalla sua personalità e dal suo istinto, senza complessi o l’aspirazione a imitare gli americani. […]

22/05/2001 – LesInrocks.com (Francia)

E nel 2008… scopriamo che in un suo concerto in Italia:

[…] rifugiandosi a tratti nel parlato e suonando di cesello in simbiosi con Rip, sembrava avere in pugno la situazione con esecuzioni gravi, di cui lui per primo pareva soddisfatto, al punto da scherzare col compagno tra un brano e l’altro e addirittura da accennare ironicamente al microfono una improbabile “Azzurro” di Celentano. […]

tratto da un reseconto del suo concerto su www.mescalina.it dell’08/04/2008 a cura di Christian Verzeletti

Fabrizio

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