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Il «Molleggiato»: «Da sei mesi aspetto risposte da Raiuno»

«Altro che scalette: con il direttore Mazza non ci siamo nemmeno arrivati»

MILANO – «Santoro mi ha chiesto di andare a Bologna ma gli ho risposto di no, perché non era prevista una copertura mediatica adeguata e il mio contributo non avrebbe avuto senso: io voglio che la gente mi possa vedere direttamente in televisione e che tutti sappiano cosa dico. Quanto alla vicenda della trasmissione Rai, Michele ha aggiunto del suo», spiega Adriano Celentano al telefono. Allora com’ è andata questa storia della censura Rai? «Santoro dice che mi chiedevano continuamente scalette, ma in realtà alle scalette non ci siamo nemmeno arrivati. Quando ho detto pubblicamente che avevo tutto pronto, dal titolo allo staff, per la mia trasmissione, Mauro Mazza, il direttore di Raiuno, ha risposto in un paio di occasioni, pubblicamente e ipocritamente, che lui era pronto a sentire le mie proposte. Allora gli ho mandato una mail». Celentano spiega di avere scritto nella lettera che avrebbe fatto una trasmissione tipo Rockpolitik o anche tipo Fantastico, «quando ho fatto invecchiare di colpo Biagio Agnes (ex direttore generale della Rai, ndr)», aggiunge ridendo. «Ho anche specificato che stavolta volevo anche parlare di politici. Allora Mazza mi ha risposto che per la Rai la mia proposta era un onore, che dovevamo parlarne, che l’ unico problema era che la Rai non poteva spendere troppo e che ci saremmo visti dopo 20 giorni. Sono passati sei mesi e non è successo niente. Così è andata». Per quanto riguarda Santoro e Bologna, ripete ancora Celentano, «se Michele avesse avuto la sua trasmissione, sarei andato lì».

P. Ra.

19/03/2010 – Corriere della Sera

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