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Giulietti: Meocci sta pagando messa in onda di Celentano?

Roma, 21 dic. (Apcom) – “Alfredo Meocci paga l’aver mandato in onda Celentano e l’aver proposto il ritorno in vide di Santoro?” Lo dice a Radio Radicale il capogruppo Ds in commissione di vigilanza Rai Giuseppe Giulietti commentando l’apertura del procedimento sulla incompatibilità del direttore generale della Rai da parte dell’Autorità sulle Tlc.

“Se ci sono elementi di incompatibilità – spiega Giulietti – l’Authority fa bene ad aprire il caso Meocci, e fa bene a decidere senza tener conto di opportunità ed opportunismi politici. Si riunisca senza ascoltare nessuno, non si faccia ascoltare da un torbido clima che si è creato intorno a questa vicenda. Il centro destra ha prima voluto Meocci, ha detto ai quattro venti che non era incompatibile, io invece pensavo diversamente, all’improvviso adesso lo stesso centro destra vuole cacciarlo . C’è qualcosa di molto torbido in questa vicenda. Io mi auguro che l’Authority decida secondo le regole, ma mi auguro che la politica faccia emergere il marcio che c’è. Trovo strabiliante che Berlusconi abbia voluto nominare direttore Mocci senza avere certezze su questo tema della incompatibilità. Qualora l’Autorità dovesse dichiarare incompatibile Meocci sarebbe uno schiaffone sulla faccia di Berlusconi, dei berluscones, di chi non ha voluto fare le verifiche, forse per avere un direttore generale debole, forse si attendevano qualcosa da Mocci. Ho la sensazione che a Mocci stia accadendo quello che è accaduto a Cattaneo, cacciato dalla Rai non per aver tagliato la testa ad autori e giornalisti ma perché ha toccato i diritti sportivi e gli interessi del partito azienda. Meocci è arrivato salutato dalle fanfare, uomo della destra pure lui, Meocci però ha mandato in onda Cementano, e vorrebbe rimandare in onda Santoro. Evidentemente è scattata la vendetta politica che viene da destra. In ogni caso, qualora Meocci dovesse decadere perché incompatibile con la legge e non perché la destra sta facendo dossier contro di lui, io ricordo a tutti che il Cda aveva fatto una terna con lo stesso Meocci, Leone e Minoli. Immagino che il gruppo dirigente della Rai – conclude Giulietti – sceglierà uno di questi due validissimi professionisti. Se così non dovesse essere noi saremmo in presenza di qualcosa di molto torbido ed evidentemente c’è qualcuno in sede politica e istituzionale che sta spingendo per avere un direttore generale ancora più amico nelle ultime settimane di campagna elettorale”.

21/12/2005 – APcom

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