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Expo2015/ Berlusconi? Come Celentano. L’attacco alla Moratti: “Ho visto progetti di grattacieli storti e sbilenchi…”

Un attacco in un mare di complimenti. Un attacco duro, però. Di quelli secchi, violenti, che non farà piacere a Letizia Moratti. Lo lancia Berlusconi dalle colonne di Libero rispondendo ad alcune domande sull’Expo e sull’urbanistica milanese. Confermando così che tra la first lady meneghina e l’ex premier ormai c’è un clima fatto di gelo e di incomprensioni. Quell’intesa tutta particolare con D’Alema, che ieri le ha reso omaggio in Consiglio Comunale, quella telefonata “ritardata” pochi minuti dopo l’assegnazione. Piccoli segnali di irritazione reciproca, confermati ora dalle parole del leader del Pdl. Al quale non deve aver fatto piacere neppure l’ipotesi di una Moratti a capo di un governo di larghe intese. “Io credo che il merito dell’Expo sia del sindaco di Milano, Letizia Moratti – spiega Berlusconi rispondendo a una domanda sul merito del Governo – Poi tutti hanno dato una mano. Il governo, certo. Ma anch’io: sa quante volte, su richiesta e con la regia della signora Moratti, sono intervenuto per strappare il voto di questo o quel Paese? Si immagini se per me, l’Expo a Milano non fosse un evento per cui tifare”. Zuccherino prima della mazzata.

“Se Milano può diventare la Capitale della Modernità? Me lo auguro – risponde l’ex premier – Però le dico una cosa. Ho visto progetti di grattacieli elaborati da architetti stranieri, storti e sbilenchi, in totale contrasto con il contesto milanese e la sua tradizione urbanistica“. Infine, l’ultimo affondo: “Se parlo come Celentano? Parlo da milanese. Spero che non sia questa l’idea moderna di Milano, altrimenti la protesta dei milanesi nascerà spontanea e giusta. E io mi metterò alla testa di questa protesta, ci può contare”.

03/04/2008 – Affari Italiani (Canale di Libero)

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