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Editoriale di Alfonso Signorini: Celentano a Sanremo, un’occasione per riflettere

di Alfonso Signorini

Care lettrici e cari lettori, anche quest’anno il Festival di Sanremo non ci ha risparmiato polemiche che hanno riempito pagine e pagine di giornali, ore e ore di televisione. Prendiamo il caso Celentano. Di lui si può dire tutto: che la cornice del Festival non fosse la più adatta alle sue prediche, che abbia tolto tempo e spazio alle canzoni in gara, che sia scivolato sul risentimento personale, rispondendo alle critiche che gli erano state rivolte (in particolare da «Avvenire» e «Famiglia Cristiana») in termini e modi poco ortodossi (e, forse, poco cristiani). Ma, pensiamoci bene: quale contesto avrebbe permesso ad Adriano di raggiungere un così vasto pubblico televisivo, se non il Festival di Sanremo? E poi, avere occasione di riflettere sulla fugacità della vita, sul tempo che ci scappa di mano, presi da mille inutili perché, è come respirare una boccata d’ossigeno. Fermarci a pensare su quante volte in chiesa, almeno per quanti di noi la frequentano, troppo poco si parli della vita meravigliosa che ci aspetta. Anche questa è la rivoluzione che Celentano ha saputo portare in tv. Qualcuno di voi si chiederà: «E ci voleva lui per farci riflettere?». Direi di sì, visto che certi temi in tv non arrivano mai. E poi, lasciatemelo dire, molto meglio discutere dei suoi interventi che della farfallina di Belen, che, senza nulla togliere alla sua bellezza, non ha reso onore né alle donne né all’intelligenza di chi la tv la guarda. Se dopo tanto tempo una donna ha ancora bisogno di mostrare le sue farfalline, mi vien da pensare che certe battaglie siano servite a ben poco. Alla prossima!

20/02/2012 – TV Sorrisi & Canzoni

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