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E Adriano tratta sui diritti (come Benigni)

MILANO – Quello che si temeva sta per accadere: dopo che Roberto Benigni ha strappato l’accordo per lo sfruttamento (“a tempo determinato”) di materiale video di proprietà della Rai, anche Adriano Celentano chiederebbe lo stesso trattamento, o qualcosa di simile.
Ne hanno parlato, seduti attorno al tavolo del ristorante di un elegante albergo milanese, Fabrizio Del Noce, Bibi Ballandi, Claudia Mori e lo stesso Celentano. In una soleggiata domenica di inverno, a due giorni dall’inizio di Sanremo, il Molleggiato e la sua consorte hanno lasciato la loro villa di Galbiate e si sono recati nel capoluogo lombardo per ottenere ciò che il comico toscano era riuscito ad aggiudicarsi in cambio della sua partecipazione al Festival della canzone italiana.
D’accordo, Benigni sale sul palco dell’Ariston e si porta a casa i diritti dei filmati di proprietà della Rai? Anch’io, avrebbe in sostanza argomentato Adriano, sono disposto a uno scambio: torno in onda sull’ammiraglia della rete pubblica con uno spettacolo e voi mi date il via libera per far quel che voglio delle mie immagini tv. E’ tra una portata e l’altra, il quartetto ha buttato giù delle ipotesi e ha fantasticato sul rientro in Rai dell’uomo del “clan” dopo l’ultima apparizione nel 2007 con lo show La situazione di mia sorella non è buona.
Il 15 febbraio scorso, il direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, aveva tutte le carte in regola per impegnarsi personalmente con Celentano e assicurargli che in un modo o nell’altro l’operazione sarebbe andata in porto.
Poi sugli orizzonti professionali del “potete” Del Noce è iniziata a calare la nebbia, con la prospettiva di restare senza nessuna poltrona in azienda, e al Molleggiato è venuto il momento di ritrovarsi con il cerino in mano, vale a dire senza programma, ma soprattutto senza quel benedetto ok per poter utilizzare le sue immagini televisive, magari per l’home video.
Ed ecco allora che si è affrettato a dichiarare che “su richiesta della Rai, antecedente alle nuove nomine di questi ultimi giorni, ci sono stati alcuni incontri per verificare la possibilità di un mio ritorno in televisione. Io sono pronto per tornare in autunno con sei puntate. Tutto è pronto, il programma, lo staff e anche il titolo. Aspetto una risposta”.
Sembra di capire, quindi, che la “patata bollente” passerà nelle mani del prossimo direttore di Raiuno. Che, molto probabilmente, dovrà affrontare anche altre questioni simili: sarà l’inizio dell’effetto domino all’ombra del cavallo di viale Mazzini?

Pasquale Elia

22/04/2009 – Corriere della Sera

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