ACfans

Dai superstiti appello a Celentano «In Arena ricorda il Vajont»

Una donna di Longarone chiede, tramite «L’Arena», un ricordo della tragedia che avvenne il 9 ottobre di 49 anni fa provocando 1910 morti: «Offrici un minuto al concerto … Crescevamo cantando le tue canzoni ma molti amici miei non poterono più farlo»

Vajont

Verona. È la storia che molti neppure conoscono. Ma che scandisce i suoi anniversari, in modo insolito. A volte quasi beffardo. Stesso giorno, il 9 ottobre, 49 anni fa: la tragedia del Vajont, 1910 morti; in questo 2012, invece, quel giorno a Verona coincide con la seconda data del concerto «tutto esaurito» di Adriano Celentano in Arena. Un appello, firmato da Rita Marogna, di Longarone, è stato inoltrato al nostro sito web (www.larena.it) e a «L’Arena»; che lo raccolgono e lo rilanciano. Nella speranza che un grande concerto sia anche un’occasione per non perdere la memoria di una tragedia che ha segnato le vite di tante persone e la storia d’Italia.

L’APPELLO. «Scrivo da Longarone, il paese tristemente noto per il disastro del Vajont avvenuto il 9 ottobre 1963 a causa di una frana, calcolata in oltre 260 milioni di metri cubi che, precipitata dal monte Toc, nel bacino della diga, fece fuoruscire 50 milioni di tonnellate d’acqua che si abbattè sul centro del mio Paese e sulle sue frazioni seminando distruzione e morte… Le vittime furono 1910 di cui ben 486 erano bambini e ragazzi tra gli 0 e i 15 anni. Martedì prossimo, 9 ottobre, ricorderemo e commemoreremo il 49° anniversario e, come di consueto, alle ore 22,39, ora dell’evento, noi superstiti ci troveremo sull’anfiteatro superiore della nostra chiesa parrocchiale, progettata dal Michelucci, per un momento di silenzio e di ricordo delle nostre Vittime, accompagnati dai rintocchi della campana il cui suono percorrerà tutta la vallata…».
Prosegue la lettera: «La stessa sera del 9 ottobre, Adriano Celentano si esibirà con il suo concerto all’Arena, ad ascoltarlo e appaludirlo ci saranno sicuramente migliaia di fans, di tutte le età, ci saranno sicuramente dei giovani, ma anche altri che, come me, all’epoca del disastro, erano ragazzini (quindicenni come me!) e che, come me, sono cresciuti cantando le sue canzoni. Tanti miei Amici, però, non hanno più potuto “cantare” Celentano, le loro vite sono state spezzate. Ora, proprio pensando a loro, vorrei inoltrare, tramite la vostra redazione, una richiesta ad Adriano: dedicare un minuto di silenzio e ricordo, alle 22,39 di martedì 9 ottobre, alle nostre Vittime unendosi idealmente a noi superstiti che, alla medesima ora, saremo raccolti in un’altra arena…».
«Sono certa – conclude Rita Marogna – di poter contare sulla Vostra collaborazione e sensibilità e che, trovato il modo di far pervenire questa mia richiesta, la supporterete: tante vittime innocenti non possono essere dimenticate. È proprio mantenendo vivo il loro ricordo e la loro memoria che siamo riusciti a ricostruire il nostro oggi!».

02/10/2012 – L’Arena.it

Exit mobile version