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Da Yuppi Du all’Alitalia, a Venezia è Celentanto show

Mostra di Venezia

Adriano Celentano show. Venezia ha accolto a braccia aperte il re del rock italiano che in conferenza stampa ha divertito i giornalisti con le sue battute e le sue, ormai famose, pause. Ha parlato del film Yuppi Du, scritto e diretto nel 1975, qui in versione restaurata e in onda dal 12 settembre (21.00) su Sky Cinema Mania e Sky Cinema HD. E ovviamente non sono mancate le sue dissertazioni sull’attualità. Esordisce dichiarando l’amore per gli incontri “sono sempre belli e salutari” e poi dedica la sua pellicola di 33 anni fa a Graziano Alonso, un tecnico rimasto ucciso durante la lavorazione del film, proprio per sottolineare l’attenzione verso il tema delle morti bianche, che proprio il regista/cantante ha sdoganato con Yuppi Du. “Quando sento certe notizie non rimango solo sconvolto, ma provo un senso di tristezza, scoraggiamento e incertezza”.

Musica e cinema procedono di pari passo secondo Celentano, “Si compensano, quando canto recito un po’ e viceversa”. “Mi piacerebbe ritornare dietro la macchina da presa – dice – mi diverto a girare, a osservare gli attori, però non vorrei parlare di disgrazie, vorrei raccontare la risurrezione di Gesù. È solo un’idea”, tiene a precisare. Non mancano gli affondi su Alitalia, sulle tonnellate di cemento che continuano a coprire le poche distese di erba riamaste e dell’Expo di Milano.

La crisi dell’Alitalia – “Trent’anni fa non avrei mai pensato che un colosso come Alitalia sarebbe finito nel grido di dolore lanciato da Yuppi Du – afferma – sono gioioso se la compagnia risorge, certo c’è più di un sospetto, ci sono dei segnali forti, che la nuova cordata non sia abbastanza pura. Sarebbe grave se questi imprenditori avessero concordato uno scambio con la politica”.

Da Berlusconi a Veltroni – Si scaglia anche sul progetto di parcheggio che dovrebbe occupare una zona del Pincio a Roma: “Sarebbe una devastazione di un pezzo di storia, l’inventore della mostruosità si chiama Chicco Testa, gli è rimasto solo il Chicco”, dichiara ironicamente. “Al vertice non c’è solo Berlusconi, anche Veltroni che definì questo progetto uno dei più importanti degli ultimi anni. Ricordo che Alemanno era contrario, ora che è sindaco invece lo appoggia. Non mi meraviglierei se destra e sinistra si fossero messe d’accordo per un progetto di un mega parcheggio sotto la laguna”. E qui sono scattati gli applausi.

L’Expo di Milano – “può essere una grande risorsa per l’Italia – continua – ma prevedo che si affermerà chi riuscirà a piazzare più cemento senza pensare alle bellezza del paese. Più che con gli architetti me la prendo con le persone che non protestano”. Il suo viaggio a Venezia lo conclude con un elogio alla città, location del festival e di Yuppi Du: “Sento la neccessità di acquistare un monolocale, Venezia è la più bella città del mondo, è il più grande testimone contro il continuo avanzare del brutto. È la mia amante, la moglie ce l’ho già”.

Di Emanuele Bigi

04/09/2008 – Tiscali Spettacoli

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