ACfans

Claudia Mori: «Settant’anni? Un errore, ne ho molti di più»

Roma – «Mi spiace smentire: all’anagrafe quando nacqui commisero un errore: io non ho 70 anni, ne ho molti di più»: dice Claudia Mori all’Ansa «scusandosi» di non concedere un’intervista per festeggiare la cifra tonda del suo compleanno che cade il 12 febbraio. Una frase in “puro” stile Mori, una donna che si è reinventata molte volte acquisendo negli anni, almeno dal punto di vista della comunicazione mediatica, uno stile polemico forte e provocatorio.

Nessun festeggiamento, se non in famiglia dopodomani nella villa di Galbiate in Brianza, chissà invece cosa farà per le nozze d’oro con Adriano Celentano che cadono quest’anno il 14 luglio. I due diedero parecchio da fare ai paparazzi: li pedinavano da settimane e così loro si sposarono alle 3.30 del mattino nella chiesa di San Francesco a Grosseto, riuscendo ad evitare ogni assalto.

Romana, Claudia Mori comincia la sua carriera come attrice, appena 15enne. È il ’59 e lei viene scelta come protagonista della commedia Cerasella. L’anno dopo Luchino Visconti le assegna una piccola parte in Rocco e i suoi fratelli. Bruna, formosa, affascinante, la Mori proprio sul set incontra Adriano: è il 1963, il film è “Uno strano tipo”. Un colpo di fulmine, lui per lei lascia Milena Cantù con momenti di esaltante cronaca rosa di quegli anni, copertine, foto, indiscrezioni.

Dopo un primo disco (“Non guardarmi”), da sola, il resto è nel segno di Celentano: i duetti celebri, come La coppia più bella del mondo del 1967 e Chi non lavora non fa l’amore, con cui vincono Sanremo nel ’70. Diventa mamma tre volte: di Rosita nel ’65, poi Giacomo nel ’66 e Rosalinda nel ’68. Negli anni ’70 tanta musica e tanto cinema, a fianco o diretta dal marito, come in Er più del ’71, Rugantino del ’73, Yuppi Du che è del ’75, Geppo il folle (1978) fino a Joan Lui del 1985.

Nel ’74 canta una canzone scritta da Paolo Limiti che diverrà famosissima in quegli anni, Buonasera dottore. Mina, cui era inizialmente destinata, la cantò anni dopo, ma intanto con la voce di Claudia Mori è in cima all’hit parade del ’75, ad oggi il suo più grande successo da solista. Cerca, come cantante, di percorrere strade non necessariamente insieme al marito: lavora con Shel Shapiro (l’lp È amore, 1977), con Roberto Vecchioni, Ivano Fossati.

Nel 1982, quando si vocifera di una crisi della coppia, la Mori a Sanremo canta Non succederà più, un successo da hit parade. Da metà anni ’80 la Mori si impegna come produttrice musicale dei dischi del marito, diventando nel ’91 amministratore delegato dell’etichetta discografica Clan Celentano. Nel ’99 fonda la Ciao Ragazzi, una società di produzione televisiva che si è fatta strada nel mondo della fiction italiana con produzioni “difficili” per le quali talvolta si è trovata a battagliare con i vertici Rai. “C’era una volta la città dei matti” sullo psichiatra Basaglia è stato un grande successo di qualità.

Poi ancora il film su De Gasperi, su Einstein, la serie sulla violenza sulle donne Mai per amore, per citare i titoli più importanti. E proprio con la preparazione di una nuova fiction è alle prese la Mori in queste settimane: il film su Francesco d’Assisi con la regia di Liliana Cavani, che andrà sul set ad aprile-maggio. L’altro progetto, ancora con la Cavani, e su cui lavora con passione, è La lista di Bergoglio, su Francesco vescovo in Argentina durante la dittatura.

10/02/2014 – Il Secolo XIX

Exit mobile version