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Claudia Mori: ecco a voi l’Adriano Celentano segreto

di Marco Molendini

ROMA (9 maggio) – Per prima cosa Claudia Mori mette le mani avanti: «Prometto, non succederà più», assicura. C’è da credergli (perché no?), anche se dalla voce traspare un innegabile divertimento.

Per lei, che da anni è abituata a lavorare dietro le quinte, a tenere le redini della ditta di famiglia, marito compreso, a produrre fiction, insomma, in poche parole, a fare la manager, riscoprire gli altarini di un passato artistico, deve essere stato emozionante. Ed eccola qui, Claudia artista, con un cd che raccoglie le sue performance canore (Claudia Mori collection), sedici pezzi compresa la classica Chi non lavora non fa l’amore, successi come Non succederà più (anche in versione remix) dove duetta con Adriano (la cui voce fa capolino anche in Seguirò chi mi ama).

In più ecco un bocconcino ghiotto, raccolta di filmati privati e familiari di casa Celentano («quando non filmavo io, filmava lui, sono immagini mai viste, innocenti e garbate. Siamo anche simpatici») a dare il senso pieno di una coppia che ha resistito a 45 anni di matrimonio («ma sono 47 da quando ci siamo fidanzati, e credo che sia l’effetto combinato di amore, fortuna e consapevolezza che vivere insieme non è facile. Anche noi abbiamo i nostri difetti, lui è testardo, io sono impulsiva»).

Scene intime, personali, che vanno indietro nel tempo, Adriano che è il solito Adriano, Claudia bellissima, una bellezza moderna: «Mi vestivo e comportavo in modo trasgressivo», commenta lei. Eppure la sua trasgressione l’ha portata a reggere un matrimonio per quasi mezzo secolo. «Vent’anni fa c’è stata un crisi, per colpa mia. Ma anche allora eravamo sicuri che l’avremmo superata. A separarci non ci abbiamo mai pensato».

Insomma, al matrimonio ci crede: che effetto le ha fatto tutto il can can attorno alle esternazioni di Veronica Lario?
«Penso che abbia ragione. La ritengo una donna intelligente e per bene. Certo in tutti questi anni non è stata un’esibizionista».

Che effetto le ha fatto riascoltarsi? Suo marito ci ha messo in qualche modo lo zampino?
«Ho fatto tutto io, su richiesta della Sony. All’inizio ero perplessa, mi chiedevo chi lo compra un disco con cose di trent’anni fa».

Mai più venuto in mente di cantare?
«Un paio di volte. Ma non mi piace mischiare le cose. Faccio altro e poi alla sola idea di andare in tv mi viene da ridere. Mi basta fare i cori per Adriano, lì ci sono sempre, d’altra parte così ho cominciato con Adriano. Poi un giorno mi ha detto: sai, la tua voce non è male».

E’ un momento di attivismo per la famiglia: il disco suo, Adriano che pensa al ritorno in tv anche se dalla Rai finora non c’è stata risposta. Lei ha qualche progetto di fiction?
«Stiamo per iniziare le riprese di C’era una volta la città dei matti sulla legge Basaglia. E l’anno prossimo farò una serie dedicata alla violenza sulle donne con la Cavani e la Von Trotta».

10/05/2009 – Il Messaggero

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