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Checco Zalone: “Il mio mito? Celentano”

collage con Adriano Celentano e Checco Zalone

In un’intervista, a cura di Aldo Cazzullo, pubblicata nell’edizione odierna del Corriere della Sera, Checco Zalone ha parlato anche di Adriano Celentano, definendolo il suo mito e rivelando d’essere stato invitato ad Adrian. Riportiamo, qui di seguito, le sue dichiarazioni:

Chi è il suo mito? Sordi? Totò? Benigni?
«Celentano».

Perché?
«Intendiamoci: Sordi ha messo in scena l’italiano come anch’io tento di fare. Ho visto e rivisto Tuttobenigni: straordinario, anche se dopo l’Oscar è un po’ rientrato nei ranghi, ha moderato il linguaggio… Un rischio, l’Oscar, che per fortuna io non corro. Totò è il più grande. Ogni volta che danno in tv Miseria e nobiltà, me lo guardo daccapo; e davanti alla scena in cui lui, finto aristocratico, entra nella casa del borghese impartendo benedizioni come il Papa, rido fino alle lacrime».

Ma perché Celentano?
«Innamorato pazzo, Il bisbetico domato, Asso: li ho visti tutti. Mi ha anche invitato alla sua trasmissione, ma non ci sono andato».

Perché?
«Dovevo ancora finire il film, ero distrutto, non potevo fare tre giorni di prove. Ma sono andato a pranzo con lui, l’ho visto lavorare. Sono pazzo di Celentano. All’orchestra ha detto: questa canzone la interrompiamo qui. “Va bene Adriano, ma perché?”. “Perché la so soltanto fino a qui”. Chiedo scusa pure a Celentano».

Lorenzo

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