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Che Tempo Che fa versione Celentano

Come promesso, eccoci a seguire uno degli eventi televisivi dell’anno, su cui sono già aperte le scommesse del toto-ascolti.
Inizia all’insegna del celentanesimo puro, la puntata più attesa della storia di Che Tempo Che Fa. Il gioco è: Celentano verrà oppure no? Per il momento si parte con le certezze: l’arte (impressionante l’Autoritratto con un indumento bianco di Schiele, paragonato a un molleggiato versione Yuppi Du), le previsioni del tempo, Maurizio Milani. E si aspetta. E’ la volta di Cornacchione, fatalmente coinvolto dal clima della manifestazione romana di oggi pomeriggio: niente da fare, continua a non farmi ridere – però confesso che su Adriano Celentano è una spia del KBG un sorriso me l’ha strappato -. Alle 20:24 finisce l’anteprima. Interruzione pubblicitaria e tutti pronti sugli scudi.
20:33 Interruzione pubblicitaria. Il countdown segna 4 minuti. Prima del messaggio promozionale, Fazio telefona a Claudia Mori che garantisce la presenza del marito e che – giusto per chiarire a chi pensa che Fazio faccia interviste faziose – suggerisce al conduttore di non contraddire Adriano. Perché si ironizza, e un certo modo dimesso di far interviste fa parte di uno stile, a volte più azzeccato dell’aggressività.
20:37 In pergetto orario, se mai qualcuno ne avesse dubitato, Adriano Celentano entra in studio. Scatenata la Littizzetto in versione showgirl, ballerina, groupie, sulle note di Prisencolinensinainciusol. Dopo 4 minuti, Celentano si siede al posto di Fazio e viceversa, i due si cambiano le scarpe e si comincia la pantomima.

Se tu parli e la gente capisce tutto subito, dice “ho capito” e cambia canale

La gente va pazza per questo genere di cose, non vede l’ora di vedere qualcosa che non si capisce

E tanti saluti al pubblico televisivo.

22:48: Celentano chiarisce subito che non è lì “contro” la manifestazione politica di oggi. Anzi, chiede lumi sulle ragioni della protesta, e quando Fazio dice che era contro la finanziaria sbotta: hanno fatto bene. Sembrerebbe quasi che Celentano ospite possa dire più del Celentano conduttore.
20:54: mentre Celentano pontifica un po’ troppo, uno sguardo in macchina di Fazio ne chiarisce la potenza come conduttore. 20:58: si parla di Rockpolitik:

Ero terrorizzato dal potere che avevo. Sembravo il padrone della RAI. Tant’è vero che Del Noce, dallo spavento, si è autosospeso

21:06: Celentano prevede il picco sulla frase Non si capisce niente di quello che dici che gli dedica Fazio. Avrà ragione?
Memorabile il precedente scambio di battute:

A.C.: Spero che alla prossima trasmissione la RAI non faccia l’errore di darmi di nuovo carta bianca
F.F.: Be’, ma tu non la chiederai.
A.C.: Certo che la chiederò.
F.F.: E se non te la danno?
A.C.: Non la faccio..

21:12: pezzo musicale. Per levar dubbi di playback, Celentano si dimentica una strofa. Anzi due. Viene in mente quando lo fece al concerto in memoria di De André: al momento di eseguire La guerra di Piero, non ne prese una. Tant’è che sul cd doppio c’è un suo monologo e poi la canzone registrata in studio. Ah, l’età.
21:17: si sfora. Fazio si siede e comincia, finalmente, a far domande.
21:21: Tutti vorrebbero sapere a cosa pensi durante i tuoi silenzi. Io ti chiedo: durante i silenzi, pensi?
E si parla di pause e dell’ossessione per la velocità del linguaggio – il flusso televisivo – e dell’importanza del silenzio. E Celentano parla. E parla anche del Vaticano.
21:28: entra la Littizzetto, con la chitarra e le ovaie che fanno la ola.
21:35: Fazio e Luciana si defilano, e Celentano resta solo in studio, con una delle sue canzoni più belle.
21:40: Fazio e Celentano, con cappottone, si avviano fuori agli studi e salutano la gente affacciata al balcone. Bella chiusa per una bella puntata, che termina alle 21:42.

02/12/2006 – TvBlog.it

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