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Celentano vuole gridare un po’ più forte

MILANO – Vicino al sociale lo è sempre stato, come sta a dimostrare un brano del 68, ‘Miseria nera’, inserito nella nuova raccolta ‘Unicamente Celentano’, ma “per il prossimo album, Adriano – annuncia la moglie, Claudia Mori – vuole gridare un po’ più forte”. Sembra infatti che, nel prossimo lavoro di studio, atteso per il dicembre 2007, il Molleggiato “affronterà temi sociali forti, ma non politici”. “Se Adriano vuole parlare di politica – scherza, ma non troppo, la moglie – farà Rockpolitik 2”.

Di imminenti ritorni televisivi, però, per ora non c’é nemmeno il sentore: “Ora c’é l’impegno del nuovo album, e poi Adriano è uno che fa le cose solo se gli viene un’idea” spiega la Mori che oggi, come di consueto, ha incontrato la stampa al posto del marito, nei blindatissimi uffici milanesi del Clan. “Adriano da sempre è vicino al sociale, quando fai una canzone come ‘Il ragazzo della via Gluck’ – spiega – non puoi non esserlo”.

A dimostrarlo, nella nuova raccolta, due brani come ‘Miseria nera’, edito nel ’68, ”quando parlare di certi argomenti in musica era raro”, e ‘Unica chance’ del’73 che, “parlando di sofisticazione alimentare, è quasi più attuale oggi di allora”. “Quando uscirono, questi pezzi – nota la Mori – contenevano temi che non venivano recepiti, ma che oggi sono molto discussi”. Il legame con il sociale “c’é sempre stato, anche quando Adriano ci metteva una chiave ironica”, mentre per quanto riguarda la politica “non è mai stato – afferma la moglie – conservatore o reazionario, ma un uomo libero che, se non condivide qualcosa, la dice. Con la politica divisa in due poli opposti, però, ora se uno dice qualcosa viene subito etichettato come di destra o di sinistra. Forse le posizioni di Adriano qualche volta hanno coinciso con quelle della sinistra, ma lui – sottolinea – non si è mai posto il problema di dire una cosa di destra o di sinistra”.

Con le sue prese di posizione, “Adriano può anche non piacere, ma la coerenza – dice – gli va riconosciuta”. Anche quando con ‘Chi non lavora non fa l’amoré, nel ’69, un anno dopo ‘Miseria nerà, fu tacciato di essere un reazionario, “la sua intenzione, tutt’altro che qualunquista, era di dire il contrario: voleva far presente ai padroni che il disagio che si ritrovavano a vivere gli operai in famiglia prima o poi lo avrebbero vissuto anche loro, ma forse – suggerisce oggi la Mori – il brano fu strumentalizzato”. Il pezzo, comunque, già ripubblicato in molti best, non è entrato in questa nuova raccolta, che la Mori giudica “la migliore sintesi possibile della sua storia musicale dagli inizi a oggi, escluso ‘C’é sempre un motivò perché non è ancora di catalogo”. “Per contratto, dovevamo ancora un best alla Sony, ma ci sembrava una routine poco interessante, così – spiega ancora – abbiamo preferito questa formula della raccolta, anche se non è stato facile riassumere una carriera composta di 50 album”.

Per la prima volta, il cd verrà messo in vendita, oltre che nei negozi di dischi, in 13 mila uffici delle Poste Italiane, dove dovrebbe essere scontato di circa il 20-25%. Oltre a grandi classici come ‘Il tuo bacio e’ come un rock’, ‘24.000 baci’, ‘Ciao ragazzi’, ‘Azzurro’, e a titoli più recenti come ‘L’emozione non ha vocé e ‘Io sono un uomo libero’, la raccolta ospita anche un inedito: è la cover di ‘Oh Diana’ di Paul Anka, che Adriano ha cantato insieme allo stesso Anka, con un testo italiano totalmente riscritto insieme a Mogol. Rispetto all’originale, in cui Anka raccontava del suo innamoramento per una donna matura, la cover italiana di ‘Oh Diana’, con assolo di chitarra di Alex Britti, ribalta la prospettiva, dando voce a due uomini che, già in là con gli anni, si innamorano di una donna più giovane. Oltre all’inedito con Anka, Celentano ha già registrato un duetto con Manu Chao, di cui si parla ormai da tempo, ma che non è entrato in questa raccolta: “il pezzo c’é ed è già inciso, ma – spiega la Mori – deve essere ancora mixato, perché Manu è sempre in giro”. Oltre ai lievi remixaggi dei suoi brani storici per questo cofanetto, Celentano vorrebbe anche restaurare il suo film più famoso, ‘Yuppi du’, per la Mostra del Cinema: “Venezia ci invita da due anni, speriamo di portarlo – conclude la Mori – per la prossima edizione”.

06/11/2006 – ANSA

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