ACfans

Celentano: stupido chi crede che canti senza cervello

Nel caso Cucchi entra anche il mondo dell’arte, avanti a tutti Celentano, un sindacato gli consiglia di cantare piuttosto che di dire stupidaggini, evidente che non hanno mai ascoltato bene le sue liriche.

Ad uccidere Stefano Cucchi sono stato io | Il Fiore Uomo Solidale

E così adesso la sorella di Stefano Cucchi è stata querelata da un sindacato di polizia penitenziaria, il motivo è da ricercare “nelle offese continue che gettano ombre sul corpo di polizia penitenziaria” In un comunicato, l’ennesimo, il sindacato oltre ad annunciare la querela alla giovane Cucchi, prende anche le distanze dal cantante monumento della musica italiana Adriano Celentano, che in una lettera destinata a Stefano Cucchi, a suo avviso ormai nel mondo dei giusti.

Leggendo la lettera di Celentano possiamo anche affermare che come fanno gli artisti è andato giù più duro della famiglia. Il motivo è semplice, gli artisti riescono a prendere le corde del cuore di chi ascolta, e spesso accade che una canzone o una dichiarazione di dieci righe abbia più forza distruttrice di un’ora di parole e di accuse. Il sindacato consiglia ad Adriano di cantare invece di dire stupidaggini. Evidentemente costoro non sanno che Celentano non è solo un cantante ma anche uno scrittore di canzoni, o meglio un autore. Chi ascolta musica non ascoltando le parole o non osservando l’attore che si cela dietro i panni di un cantante è un ascoltatore molto superficiale, perché appunto Celentano non è solo un cantante.

Già dalle sue prime uscite Celentano ha messo i puntini sulle i, la sua è stata una protesta d’immagine, sul palcoscenico si sbatteva o si girava di spalle al pubblico. Ha protestato contro il mondo che riempiva città grandi e piccole col cemento senza curarsi della salvaguardia di spazi verdi ove poter respirare, probabilmente certe persone fischiettano e cantano ancora oggi la storia del ragazzo della Via Gluk senza ascoltare le parole o la sua morale. Non hanno ascoltato neanche le parole del mondo in mi settima, una cronologia di un universo vecchio e impazzito che correva verso il nulla, un vuoto che ci avrebbe portato ai giorni nostri, così come non hanno compreso svalutation o questo vecchio pazzo mondo con libera traduzione da Eve of distruction, o la stessa storia di Serafino.

Ma Celentano che nelle sue canzoni racconta un mondo tutto suo, e in parte anche nostro, disegnava anche l’amore come un sentimento in continua evoluzione, e che dire dei suoi programmi televisivi? Di Rockpolitik o Fantastico 8, allorquando si prese la briga di gridare agli elettori di annullare le schede elettorali per un referendum popolare proposto dai radicali scrivendo una frase contro lo sterminio delle foche e abbracciando quindi una campagna mondiale di greenpeace, per inciso è giusto ricordare che quella battaglia è quasi vinta.

La querela a Celentano non è arrivata, con molta probabilità perché si sarebbe davvero accesa una miccia che non si può sapere fin dove sarebbe mediaticamente arrivata, con Celentano e il suo ufficio legale c’è poco da scherzare.

03/11/2014 – Il Fiore Uomo Solidale (ilfioreuomosolidale.org)

Exit mobile version