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Celentano, sogno d’autunno di Sky “Ma non parlate di guerra televisiva”

di LEANDRO PALESTINI

ROMA – A Sky puntano al colpo grosso: Adriano Celentano in autunno. “Mai dire mai. Celentano? Leggo spesso questo nome. A chi non piacerebbe”. Con il suo sorriso di ferro Katryn Fink, australiana, diretta emanazione di Rupert Mordoch, conferma che è in corso una guerra tv. Direttore dei programmi di Sky, tra le donne più potenti della tv (gestisce un’ottantina di canali tra Sky Mondo e Pay per view), la Fink rivela che dal firmamento satellitare di Murdoch partiranno presto nuovi canali di intrattenimento, in inevitabile rotta di collisione con Rai, Mediaset e La 7.

SkyUno è solo l’inizio?
“SkyUno è un primo tassello. La nostra offerta si arricchirà di quattro canali innovativi. L’8 aprile nascerà “Live”, dedicato ai concerti: da Vasco Rossi Live in esclusiva, fino a Giusy Ferreri. Poi jazz, pop, rock 24 ore su 24. Editore di “Live” sarà Alessandro Giglio. Da fine maggio Sky Uno sarà replicato (un’ora dopo) su quello che oggi è Sky Show. Altri canali partiranno in luglio: uno per i bambini, un altro di intrattenimento e divulgazione, un altro ancora si occuperà di musica in una chiave inconsueta”.

Una dichiarazione di guerra a Mediaset e Rai?
“No, non parlerei di guerra. Noi costruiamo la nostra offerta. Semmai si tratta di normale concorrenza, avviene ovunque nel mondo. La concorrenza è positiva, anche per lo spettatore”.

Mike Bongiorno “divorzia” da Mediaset: lo ingaggiate?
“Noi non facciamo collezione di figurine tv. Facciamo cose innovative, offriamo agli artisti opportunità che non hanno potuto sfruttare. Puntiamo alla complementarità tra artista e progetto. Mike? Lui è un pezzo importante della storia della tv italiana. È un numero uno. Ma non ci sono progetti di quiz con il Signor Mike”.

Cosa farà Giorgio Panariello?
“Difficile spiegarlo. Nei mini-show lo si riconoscerà dalla voce e poi… non dico altro per non rovinare la sorpresa”.

Auditel vi attribuisce il 10% di share. Pochi?
“Per noi contano gli abbonati, la sperimentazione di nuovi programmi con artisti di livello. L’Auditel? Uno strumento imperfetto. Lo utilizziamo, ma come ha spiegato Tom Mockridge (ad di Sky Italia, ndr) ci sono cose da cambiare. E non sta a me dire se sia il caso di uscire dall’Auditel”.

Ingaggi milionari. Berlusconi furioso. Fiorello fa aumentare almeno gli abbonati?
“Non so cosa abbia detto davvero quel giorno Berlusconi a Fiorello. Gli abbonati? Manca poco al tetto dei 5 milioni (4.7 per l’esattezza). Non so che incremento dia Fiorello, ma i tassisti non parlano d’altro: dicono che chi non si è abbonato si abbonerà…”.

23/03/2009 – La Repubblica

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