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Celentano, la mia carriera senza veli

Esce special box “Adriano”, 4 cd con 65 brani di cui 3 inediti

L’uomo moderno “ha potuto fare un cocktail di porcherie, creando così nuova aria per le città. Infatti, caro amico, l’aria che stiamo respirando puzza di merda… però è moderna”. La denuncia, tutta politica, dell’inquinamento ambientale era già sul retro del 45 giri ‘Viola’, che Adriano Celentano pubblicò nel 1970: quel testo – che valse all’artista, per la parola ‘merda’, una denuncia per offesa al pubblico decoro e una causa poi vinta – è una delle sorprese del libretto di 68 pagine che accompagna “Adriano”, lo special box in 4 cd, prodotto dal Clan Celentano e in uscita domani, che ne ripercorre tutta la straordinaria carriera. Diseguaglianza, ecologia, cementificazione selvaggia, inquinamento, violenza contro le donne, guerra, morti bianche sul lavoro, sofisticazione alimentare, interpretazione personalissima della fede: i ‘suoi’ temi, le ‘sue’ battaglie, le denunce delle ingiustizie sociali e culturali ritornano attraverso i 65 brani – da Svalutation a Ti prego e cambia il mondo, da Azzurro a Anna parte, da Una carezza in un pugno a Apri il cuore – frutto di un’attenta selezione di momenti che hanno segnato la vita artistica di Celentano, testimoniando la sua originalità nel rinnovare la scena musicale. Tre sono gli inediti: nel brano “Io non ricordo (da quel giorno tu)”, su musica e testo di Giuliano Sangiorgi, Celentano canta quel giorno in cui “mi sei scoppiata dentro e cosa importa se non ricordo più se sotto pelle ci sei ancora tu”. La critica al sistema politico e insieme l’invito a votare sono i temi dirompenti di “Ti fai del male”, la canzone in cui il Molleggiato coglie “l’onda nuova che e’ partita dal niente e come una valanga sta avanzando come un ciclone per abbattere il marcio della nazione” – versi apparsi a molti un endorsement al Movimento Cinque Stelle – e insieme si scaglia contro le grandi navi nella laguna di Venezia, “quei mostri che galleggiano giganteschi, orribili navi che sembrano palazzi”. L’altro inedito è “Mai nella vita”, su musica di Riccardo Cocciante e testo di Pasquale Panella, inno a un’esistenza con “tutti i sentimenti, dolci e cruenti, tutti vissuti”, “belli e tremendi, tanto sentiti”, una vita “contraddittoria”, in cui “tu non sai niente ma sa tutto lei”. Emozioni nuove e gemme da riscoprire attraverso una carrellata di successi che non sono distinti per anni di uscita, “visto che l’insieme – spiega l’ufficio stampa – contribuisce a dare il senso dell’importanza che ha avuto e ha Adriano nella musica italiana e non solo”. Come scrive Alda Merini in una lunga lettera a lui indirizzata, pubblicata integralmente all’interno dello special box, “Adriano è come una Venere maschio che salta fuori dai cocci di una terra che sta andando a rotoli, di una terra che si vuole vendicare”. Sempre fuori dagli schemi, indocile al senso comune, pronto alla sperimentazione per immagini, musica e parole, Celentano ha rivoluzionato anche il linguaggio della tv: ed è una chicca la vignetta, finita all’epoca di Fantastico sul Financial Times (e riprodotta nel libretto di “Adriano”), a corredo di un articolo dedicato all'”evangelista elettronico”: “Naturalmente – dice una signora sul divano, davanti alla tv che annuncia “The Celentano show” – lo guardo soltanto per farmi dire quando devo spegnerlo!”

18/11/2013 – Ansa

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