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Celentano costruisce uno show intorno al suo cartone animato

DA LUNEDI su Canale 5 “Adrian” la serie disegnata con il Molleggiato e Claudia Mori come protagonisti-
Ambra Angiolini, Balasso, Frassica, Teocoli, Hunziker nello spettacolo che introduce le nove puntate.

di PIERO NEGRI

Ci lavora dal 2009, eppure a tre giorni dalla messa in onda del primo episodio (lunedì 21, Canale 5, prima serata), una fitta nebbia di mistero avvolge Adrian, il progetto con cui – trasformandosi in fumetto e dunque consegnandosi di fatto all’immortalità e, più ancora, all’eterna giovinezza – Adriano Celentano torna clamorosamente sulla scena televisiva per nove serate: Adrian sarà in onda anche martedì 22 e poi, a quanto pare, per sette lunedì consecutivi, in diretta dal Teatro Camploy di Verona.
La nebbia ovviamente avvolge la storia che si sviluppa nella serie animata, anche se diversi elementi sono noti. Siamo nel futuro, un futuro oppressivo in cui gli individui sono omologati e vittime di una feroce e imprecisata dittatura. Ma è un futuro che sa di passato, perché il supereroe che salverà l’umanità è un orologiaio di nome Adrian, e la città che fa da sfondo somiglia molto alla Milano in cui è cresciuto Celentano, via Gluck compresa.
È una storia d’amore, perché accanto ad Adrian c’è Gilda, e va da sé che – come dimostrano le immagini inedite di queste pagine – se Adrian è il ritratto perfetto di Adriano Celentano ai tempi dei grandi successi cinematografici (tra Joan Lui, Serafino e Yuppi Du), Gilda è uguale a Claudia Mori attrice negli Anni 70. Politica, ambiente, il ruolo della donna, l’ambiente, il sesso, il consumismo sono i temi annunciati, declinati ovviamente alla Celentano, e c’è curiosità per capire quanto i riferimenti si estendano all’attualità più vicina a noi.
In fondo non è difficile rintracciare una certa sintonia tra il pensiero sentimentale di Celentano e certi aspetti del populismo all’italiana.

bozza di Adrian e Gilda by Milo Manara

I bozzetti dei personaggi li ha disegnati Milo Manara (in questa pagina ne pubblichiamo uno autografo in perfetto stile Manara), l’animazione è stata realizzata in giro per il mondo (da «mille animatori tra Asia, Africa ed Europa», si è detto), Nicola Piovani ha scritto le musiche, che finiranno in un album in uscita il 25 gennaio con alcuni classici (Svalutation, Un albero di trenta piani, Prisencolinensinainciusol e altri) e brani remixati da Benny Benassi. Ad Adrian ha collaborato Vincenzo Cerami, che ha scritto con Celentano l’idea di partenza. Dopo la sua morte nel 2013 la palla è passata a sceneggiatori «usciti dalla Scuola Holden di Alessandro Baricco», chissà perché mai citati per nome, ma non da Baricco stesso, come invece è stato scritto, né dalla scuola Holden, che precisa di non avere nulla a che fare con Adrian. Baricco era stato contattato agli albori del progetto, ma non vi ha lavorato e nulla sa di come si sia sviluppato.

Pare certo (le cautele non sono mai troppe, quando c’è di mezzo il Clan, cioè Adriano Celentano e Claudia Mori), che Adrian non sia solo una serie animata e che invece nelle nove serate al teatro Camploy di Verona vada in scena uno show. C’è una conduttrice, Michelle Hunziker, e un cast, con qualche sorpresa: Ambra Angiolini, Natalino Balasso, Nino Frassica, Teo Teocoli. Tutti blindatissimi, un po’ per mantenere l’effetto sorpresa, un po’ perché in perfetto stile Celentano le incognite sono ancora numerose.
Ci si affiderà all’improvvisazione, che in un passato ormai remoto fece la fortuna del Molleggiato Fantastico, ma che nella tv di oggi potrebbe fare un effetto un po’ strano, diciamo vintage. Come del resto tutta questa operazione, sospesa tra sperimentazione e nostalgia. Il futuro come lo si immaginava negli Anni 70 piacerà agli italiani del XXI secolo?

18/01/2019 – La Stampa

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