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AN: ‘Il Secolo’ ‘ri-arruola’ Celentano, torna alle origini destrorse

Roma, 29 mag. – “Celentano torna alle origini destrorse”. ‘Il secolo d’Italia’, con un pezzo in prima pagina, ‘ri-arruola’ il Molleggiato. Per il quotidiano di An, infatti, con la presentazione della versione restaurata di ‘Yuppi du’ alla prossima Mostra del cinema di Venezia Celentano “riscopre la vena tradizionalista che lo ha reso famoso”.

‘Il secolo’ esulta: “Finalmente torna l’Adriano Celentano delle origini, quello piu’ autentico, lontano mille miglia dalle tentazioni del ‘Rockpolitik’ e dai flirt poco convincenti con la sinistra nostrana”. Secondo il quotidiano, in ‘Yuppi du’ “c’e’ ancora il Celentano vecchio stampo, un po’ nostalgico e un po’ conservatore, ecologista si’ ma non certo alla Pecoraro Scanio, amante della vita cittadina reazionaria”. Del film, ‘Il secolo’ ricorda il “suo essere contrario alle rivolte progressiste” e il fatto che, tra l’altro, fa parte di un percorso che a quel tempo “trasforma Celentano in un bersaglio della sinistra”.

Il giornale di An ricorda che negli anni ’70 finirono “sotto accusa molti suoi brani”: ‘Il ragazzo della via Gluck’, anche perche’ “avrebbe anticipato la battaglia retro’ contro l’aborto, toccando il massimo livello del conservatorismo”. Poi ‘Storia d’amore’, “inviso alle femministe”, e ‘Chi non lavora non fa l’amore’, “che lo rende insopportabile a parte del pubblico dei giovanissimi”. Secondo ‘Il secolo’, insomma, Celentano era “fin troppo reazionario e fin tropo conservatore, un nostalgico di una destra un po’ datata. Ma almeno era genuino”.

29/05/2008 – Adnkronos

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