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Adriano fa festa a se stesso

C’è anche una “Diana” aggiornata in coppia con Paul Anka

di MARCO MOLENDINI

ROMA – Tutti lo fanno e lo fa anche Adriano. Eccolo il suo bel cofanetto che mette insieme i successi di una carriera, uno dietro l’altro. Un tuttoCelentano indorato dalla pillola di un inedito speciale. Diana , grande classico della popmusic, cantata in duetto assieme all’autore, Paul Anka, in una versione corretta e rivista ai tempi nostri. L’adolescente che spasimava d’amore per la sua coetanea qui diventa un signore avanti con gli anni, proprio come Paul e Adriano (ma il cantautore canadese è di tre anni più giovane, ne ha 65), che ha perso la testa per una ragazza molto più giovane. “Se però soffrir non vuoi/Oh, fuggi via da lei…” canta la nuova versione firmata dal Molleggiato con Mogol. E Paul risponde, mentre Alex Britti condisce alla chitarra: “Sono certo che nei panni miei/pur di stare vicino a lei/te ne freghi degli anni tuoi”. L’idea è carina, Adriano canta meglio del collega, la canzone però perde il fascino della sua ingenuità antica, una leggerezza d’altri tempi. Il resto è cosa nota, il Celentano di ieri da Il tuo bacio è come un rock (anno 1959) e 24 mila baci alla splendida Azzurro e il celentano di oggi ( Gelosia, L ’arcobaleno, Per sempre ) ma con l’esclusione di C’è sempre un motivo che ancora non è entrato in catalogo. Un lungo ritratto, solido e d efficace che va a rinvangare il passato con particolare riguardo all’impegno a modo suo di Adriano a cominciare da Il ragazzo della via Gluc k (qui in una versione live che risale al ’94) e inserendo anche capitoli meno notati come Miseria nera (“fracamente la vita è bella ma solo per pochi” canta) o L’unica chance , canzone che avrebbe dovuto partecipare al Sanremo del ’7 3 che si occupa di sofisticazione alimentare. Onestamente non sono grandi canzoni, fra i 42 titoli della raccolta meritano di occupare solo il ruolo della curiosità. Ma la loro giustificazione sta nella volontà di legare il passato al presente («il legame con il sociale c’è sempre stato, anche quando Adriano ci metteva una chiave ironica»), il Celentano che si guarda attorno, che si occupa della società, che fa il paladino delle lotte verdi, che non ce l’ha più con chi non lavora. Tanto è vero che, ieri mattina negli uffici milanesi del Clan, Claudia Mori, la moglie portavoce ha annunciato che Adriano «per il prossimo album ha voglia di gridare un po’ più forte». Più forte di quanto abbia fatto allora. UnicamenteCelentano (questo il titolo della raccolta, scritto così tutto attaccato), infatti sarà seguito da un lavoro di studio la cui pubblicazione potrebbe arrivare fra un anno (ma con Adriano le scadenze sono sempre da verificare, anche se materiale pronto ce ne è già, a cominciare dal duetto con Manu Chao mai pubblicato). «Affronterà temi sociali duri, non politici» racconta la Mori aggiungendo anche una battuta (inevitabile toccare l’argomento) che riguarda il rapporto fra il Molleggiato e la tv: «Se Adriano vuole parlare di politica farà Rockpolitik 2». E, a proposito di politica, la signora Celentano è pronta a giurare sull’equidistanza del marito: «Non è mai stato conservatore o reazionario: è un uomo libero che, se non condivide qualcosa, la dice. Forse le sue posizioni qualche volta hanno coinciso con quelle della sinistra, ma lui non si è mai posto il problema». Il disco da venerdì sarà nei negozi e anche negli uffici postali (una novità), dove verrà venduto con il 20 per cento di sconto.

07/11/2006 – Il Messaggero

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