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“Adrian”, polemiche sul cartone animato di Celentano

Stop alla produzione di Adrian. Tutto falso, la produzione andrà avanti regolarmente. Si tinge di giallo la storia della serie televisiva animata ideata da Adriano Celentano. Al centro della vicenda c’è lo scontro tra Mondo Tv S.p.A. e il Clan Celentano. La società in una nota comunica di “essere stata costretta, suo malgrado, a dichiarare la risoluzione del contratto per la produzione esecutiva della serie tv”. Immediata la replica del clan Celentano: “La dichiarazione di Mondo Tv di risolvere il contratto, pretestuosa e strumentale, è volta unicamente a non adempiere alle obbligazioni assunte per contratto, come da diffide più volte da noi intimate”:
La polemica – Adrian è composto da 26 episodi ed scritto e diretto dall’ex Molleggiato con la collaborazione tra gli altri di Milo Manara, Vincenzo Cerami e il premio Oscar Nicola Piovani, era uno dei prodotti previsti nella programmazione 2011 di Sky. Mondo Tv è irremovibile: “Il management dell’azienda , pur rammaricandosi per l’epilogo di questo rapporto, segnala che sotto il profilo finanziario, alla luce delle prospettive di gestione, non vi sarà impatto significativo sul Budget 2011 e 2012”. Ma anche il Clan Celentano non intende mollare la presa: “La produzione di Adrian andrà avanti e il Clan Celentano e Adriano Celentano procederanno all’accertamento giudiziario dell’illegittimità delle dichiarazioni di risoluzione effettuate da Mondo Tv e richiesta di risarcimento degli ingentissimi danni”.
La protagonista è la musica – In Adrian i brani più memorabili della carriera musicale di Celentano si mescoleranno ai temi originali composti da Piovani, straordinario contrappunto musicale a ”una sceneggiatura fantascientifica ambientata nel futuro” come ha dichiarato l’artista che sta curando la colonna sonora. ”Adriano ed io abbiamo parlato con molta serenità del progetto – aveva detto Piovani a Skytg24 -. Ci sarà il mondo delle sue canzoni classiche e il commento musicale, la musica di azione, quella dei diversi personaggi che avrà tutto un altro carattere”.

01/07/2011 – Tiscali.it

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