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Freccero, faccio causa all’azienda e sono pronto a querelare Berlusconi

”Aspettavo quest’ultima sentenza su ‘Satyricon’ per dare mandato ai miei legali e adesso faccio causa alla Rai dove da circa quattro anni sono ormai un clandestino, un uomo invisibile. E dico di piu’: d’ora in poi se Silvio Berlusconi o qualcun’altro dira’ che io ho fatto un ‘uso criminoso della tv’ lo citero’ in giudizio per calunnia”. Carlo Freccero ha deciso di adire le vie legali contro Viale Mazzini, dopo aver appreso l’esito positivo dell’ultima sentenza che riguarda il programma di Daniele Luttazzi andato in onda nel 2001.

La sentenza emessa dalla prima sezione del Tribunale Civile di Roma ha infatti stabilito che Marco Travaglio e Daniele Luttazzi non diffamarono Mediaset che dovra’ pagare al giornalista e all’attore satirico le spese processuali. La causa opponeva Mediaset alla Rai, a Marco Travaglio, a Daniele Luttazzi, alla Ballandi Entertainment e a allo stesso Carlo Freccero, all’epoca direttore di Raidue.

Freccero sottolinea di essere ”completamente ignorato dalla Rai, inutilizzato da anni, seppure insegno la materia televisiva all’universita’ e le mie competenze sono rincosciute al livello internazionale”. L’ex direttore di Raidue sottolinea anche di ”non aver ricevuto compensi dall’azienda -spiega- per la mia prestazione da autore del programma di Adriano Celentano, contrariamente a quanto previsto da precise disposizioni aziendali per la prestazioni straordinarie di questo tipo. E anche questo capitolo entrera’ nella causa, visto che ci sono dirigenti che si divertono a proseguire la loro persecuzione nei miei confronti”, aggiunge.

La puntata di ‘Satyricon’ cui si riferisce la sentenza del Tribunale di Roma, ando’ in onda il 14 marzo 2001 su Raidue: durante il programma Luttazzi intervisto’ Travaglio sul libro ‘L’odore dei soldi’. Ma secondo la sentenza non ci fu diffamazione ma esercizio corretto di critica.

”Aspettavo quest’ultimo passaggio prima di fare causa alla Rai per quella che e’ una vera e propria persecuzione -conclude Freccero- e questa sentenza mi da’ una forza importante anche se ero gia’ sicurodi avere ragione e di essere oggetto di una grave ingiustizia”.

”Freccero e’ costretto a fare causa. E nelle sue stesse condizioni ci sono molti altri dirigenti. Il vertice Rai non puo’ piu’ procrastinare queste situazioni. Chiedo a Petruccioli di cominciare un esame attento situazione per situazione.

Noi abbiamo gente di altissimo valore ignorata. Non si puo’ andare avanti cosi”’. Lo afferma il consigliere d’amministrazione della Rai Sandro Curzi a proposito della decisione di Carlo Freccero di fare causa all’azienda.

27/01/2006 – Articolo 21

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