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Venezia, grandi navi via da San Marco. Il canale Contorta transitabile nel 2016.

Scattano i 90 giorni per la Via. Costa (Porto): salvaguardata l’eccellenza crocieristica. Ma esplode la polemica: «Laguna come la Val di Susa».

ROMA —Il «Comitatone» sceglie il Contorta-Sant’Angelo. Il nuovo canale era l’unico che poteva affrontare subito la valutazione ambientale e da lunedì scatteranno i 90 giorni necessari. Tutti concordi nell’accelerata anche in assenza del sindaco di Venezia perché una decisione definitiva doveva essere presa presto per risolvere il problema delle grandi navi. Fuori tutti gli altri progetti anche se il sottosegretario alla presidenza del consiglio Delrio ha sottolineato come un confronto potrà essere possibile durante l’iter della Via a patto che la progettazione sia in una fase avanzata. «Abbiamo fatto un significativo passo avanti sulla vicenda grandi navi a Venezia: il Comitatone ha dato il via libera alla valutazione di impatto ambientale al progetto che prevede di poter raggiungere la Stazione Marittima di Venezia attraverso il canale Contorta-Sant’Angelo». Lo si legge in una nota del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, che ha precisato che «il progetto ha le caratteristiche per essere completato entro il primo gennaio 2015». Per essere transitabile si dovrà quindi attendere il 2016. Appena si è diffusa la notizia, sono subito scoppiate le polemiche da parte degli oppositori al progetto.

C’è stata una decisione unanime – afferma Zaia in un video allegato al tweet inviato subito dopo la riunione – quella di avviare da subito il canale della Cortorta Sant’Angelo alla valutazione di impatto ambientale, di valutare eventualmente altri progetti e soprattutto l’unanimità di far uscire le grandi navi da San Marco e dalla Giudecca. I tempi sono quelli della burocrazia, spero che si faccia velocemente». «L’applicazione del decreto Clini – Passera è comunque un obiettivo da raggiungere: tutte le grandi navi sopra le 40 mila tonnellate dovranno stare fuori dal bacino di San Marco e dal Canale della Giudecca».

«Il solo progetto capace di allontanare le navi da San Marco mantenendo l’eccellenza crocieristica veneziana è il canale Contorta-Sant’Angelo su cui si avvia la procedura di Via, immaginando poi di poterlo realizzare in 18 mesi». Lo spiega il presidente dell’Autorità portuale di Venezia Paolo Costa al termine del Comitatone. Per il presidente dell’Autorità portuale di Venezia «nel lungo periodo è possibile mettere mano alla revisione del piano regolatore portuale per verificare se sia possibile, in uno scenario post offshore petrolifero e di container, se il canale Malamocco Marghera sarà in grado di sostenere anche navi da crociera. Se sì, si potrà immaginare una stazione passeggeri marittima a Marghera. Il terzo punto affrontato dal Comitatone, riferisce ancora Costa, è che si constata che il solo progetto capace di allontanare le navi da San Marco mantenendo l’eccellenza crocieristica veneziana è il canale Contorta Sant’Angelo sul cui progetto si avvia da domani la procedura di via, immaginando poi di poterlo realizzare in 18 mesi. Il piano – puntualizza – è oggi in una versione che si occupa anche del recupero morfologico della laguna centrale».

Alla riunione erano presenti i ministri Dario Franceschini (Beni e attività culturali), Maurizio Lupi (Trasporti e Infrastrutture), Gian Luca Galletti (Ambiente), il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, il vicesindaco di Mira Roberto Crivellaro, Roberto Daniele, presidente del Magistrato alle Acque, Paolo Costa, presidente dell’Autorità portuale di Venezia), Giuseppe Casson sindaco di Chioggia, Vittorio Zappalorto e Marco Agostini (rispettivamente commissario e direttore generale del Comune di Venezia), Otello Bergamo, assessore del Comune di Jesolo e Claudio Orazio, sindaco di Cavallino-Treporti.

08/08/2014 – Corriere della Sera

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