È morto Corrado Castellari, autore di classe: scrisse per Mina, Vanoni, Celentano e De Andrè
Il compositore bolognese aveva 68 anni. Da anni coautore di Malgioglio, aveva scritto la musica di “Il testamento di Tito” e di molte canzoni popolari, come “Il lupo” per il nuovo album di Raffaella Carrà
ROMA – È morto Corrado Castellari. Autore di tante canzoni popolari si è spento poco dopo mezzogiorno, nella sua casa vicino a Voghera (Pavia), dopo una breve malattia. Bolognese – era nato il 23 settembre del 1945 – Castellari si è affermato come compositore per il Gotha della musica leggera italiana (Mina, Milva, Zanicchi, Vanoni, Celentano…) ma era stimatissimo anche nel giro della canzone d’autore, avendo lavorato gomito a gomito per il primo Fabrizio De Andrè: la musica di Il testamento di Tito porta la sua firma.
Castellari fu autore di tanti brani per Iva Zanicchi, tra i quali Coraggio e paura, e per molte altre primedonne della musica leggera italiana tra cui Mina (Domenica sera, Carne viva), Ornella Vanoni (Io, una donna, Amore mio, amico mio), collaborando spesso con il paroliere Cristiano Malgioglio. Nel 1973 partecipò, per la prima volta, allo Zecchino d’Oro con la canzone Il guercio, il lungo, il nano, manifestazione alla quale è rimasto legatissimo tanto da comporre altre 14 canzoni per questa trasmissione (l’ultima, La mia ombra, risale al 2009), comprese due vincitrici dello Zecchino d’Oro e tre premiate con lo Zecchino d’Argento. Sua era anche Cocktail d’amore portata al successo da Stefania Rotolo, e Susan dei marinai, grande successo di Michele.
Castellari provò anche l’avventura in proprio da cantautore, pubblicando nel 1973 un primo album a suo nome (Cioè… voglio dire…), con l’ausilio del fratello Camillo, laureato in lettere. Nel 1974 prese parte pure a Un disco per l’estate, dove cantava Al club di Gioacchino, ma non ebbe particolare fortuna, poi nel 1975 uscì con un secondo ellepì da titolare, Gente così. Dopo tante collaborazioni (scrisse anche musica da ballo) a 360°, tra gli ultimi successi da autore va ricordata almeno la sua Anna parte per Adriano Celentano, canzone che il cantante ha incluso nell’album Facciamo finta che sia vero.
“Con Corrado se ne va un numero uno che ci lascia cose bellissime”. Così lo ricorda Cristiano Malgioglio che con lui ha spesso collaborato. “Amava moltissimo il suo lavoro. Pur avendo avuto un grande successo come autore, Castellari era un uomo molto schivo. Non ha fatto nulla per poter emergere: lavorava con i migliori e non dava mai notizia di quello che faceva. Faceva questo lavoro soltanto perché lo amava. Era un ottimo musicista, uno dei migliori. Passava da un artista all’altro con una facilità incredibile. Era un grande, ora mi manca una ‘spalla’… “Grazie a lui – ricorda Malgioglio – ho fatto tante cose per Mina. Castellari, poi, ha lavorato con Celentano, con De Andrè, Milva e Iva Zanicchi. Da ultimo ha scritto la musica de Il lupo, uno dei brani del nuovo album Replay di Raffaella Carrà. Ora manca un grande. Se n’è andato via troppo presto, sono distrutto”, conclude Malgioglio.
Castellari era un musicista di grande talento che non amava la sovraesposizione mediatica. Basta una scorsa al suo profilo Facebook (da cui è tratta la fotografia sopra il titolo, con il musicista ritratto tra i colleghi genovesi Francesco Baccini e Carlo Marrale) per comprenderne le qualità umane e la straordinaria umiltà.
23/11/2013 – La Repubblica
Come ricordato nell’articolo, il grandissimo Castellari è stato coautore di “Anna parte”, brano di enorme attualità che Celentano ha saputo interpretare con la sua solita maestria. Nello sconfinato repertorio del Molleggiato, questo brano si è saputo distinguere per la sua originalità e per la tematica trattata. Un tema sicuramente molto caro ad Adriano, che ha voluto riproporre il brano nel suo ultimo concerto-evento all’Arena di Verona e nella sua recentissima raccolta, “…Adriano”.
Ciao Corrado.
Andrea