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Claudia Mori – Adriano Celentano, 50 anni di matrimonio da ‘guerrieri innamorati’

Per le nozze d’oro si regalano un libro di ricordi

Claudia Mori e Adriano Celentano, 50 anni di matrimoni

di Nicoletta Tamberlich

Claudia Mori, Adriano Celentano. Due Guerrieri Innamorati. Nozze d’oro per la ‘coppia più bella del mondo’. Ed è lei a dedicare al marito in un libro (Bompiani, 96 pagine, 9 euro) gradevole e dolcissimo sotto forma di diario. Solo a guardare la copertina con sfondo rosa, si intuisce a cosa si va incontro, quindi preparate i fazzoletti! Lo scatto in primo piano è per Adriano, sguardo e sorriso sornione, quello che non lo ha mai abbandonato, camicia rigorosamente a fiori abbraccia la moglie da dietro. Claudia bella più che mai in abito viola ricambia, capelli lunghi sulle spalle al passo con la moda dell’epoca. Aneddoti, ricordi, segreti.

I 50 anni di matrimonio della coppia più bella del mondo
E’ lei che lo firma per Bompiani (corredato da foto di loro giovanissimi, alcune davvero belle, a seconda dei gusti del lettore, una dolcissima con Adriano seduto su una poltrona bianca di casa, Claudia di spalle, in ginocchio sul tappeto più alta del marito stivali alti senza tacchi minigonna nera ai piedi capelli lunghissimi sciolti sulle spalle lo sta baciando mentre lui le stringe delicatamente la vita incrociando le mani. Dietro si intravede una chitarra appoggiata al muro).

Foto bellissime come loro
Ricordi intensi di una vita d’arte, di musica e d’amore. “Ma dimmi, Adriano, 52 anni fa, quando ci siamo incontrati per la prima volta ad Amalfi per girare il film Uno strano tipo (io non volevo farlo, fu mia sorella a insistere; era una tua fan scatenata. Io no), folgorati dalla bellezza di entrambi, stravagante, misteriosa, fuori dalla norma in ogni nostro gesto o silenzio, potevamo immaginare tutto quanto stiamo vivendo da 52 anni? 50 di matrimonio + 2 di fidanzamento burrascoso! L’amore, la gelosia, la ribellione, la trasgressività, l’allegria, l’incoscienza, la testardaggine… e tu che dopo soltanto un giorno dal nostro incontro ad Amalfi, in una notte ventosa, mi proponesti di fare “braccio di ferro” perché secondo te io ero la più forte. “Hai dei bei muscoli,” mi dicesti tastando il mio bicipite che invece era magrissimo. Era un modo per cercare di baciarmi senza scadere nel solito bacio da fumetto. Naturalmente mi lasciasti vincere per avvicinare il tuo viso al mio e così ci demmo il primo dolcissimo e imbarazzante bacio. Il primo di milioni di baci che ancora oggi ci diamo. Sì, perché ancora oggi abbiamo l’abitudine, tu più di me, di baciarci. Di pastrugnarci.”.

Ma il libro affronta tanti temi, la gelosia di entrambi
Una volta Adriano le distrusse le minigonne mentre si recavano in macchina a Forte dei marmi con un amico “apristi il baule e tagliasti strappandole come una furia tutte le mie minigonne, cortissime, che ero solita indossare. Io impassibile arrivata a destinazione entrai nella boutique più bella e costosa e comperai tutte le minigonne più costose che avevano così in tutte le altre boutique che trovai in zona” gelosi, scatenati tutti e due. “Indimenticabile quando ti diedi un calcio nel sedere in mezzo a una pista da ballo…”. Ma nel diario si affronta anche la fede, il vangelo, dio “sei diventato un esperto di letture sacre”. La fede di Adriano è granitica. A volte mi dici: “Claudia senti cosa ha detto gesù, ti ascolto sperando che la lettura non sia troppo lunga”. Ma la conclusione cui giunge Claudia Mori è solo una “Adri non posso immaginare la mia vita senza di te”. Cinquant’anni da quella notte tra il 14 e il 15 luglio…

12/07/2014 – Ansa

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