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Celentano, oggi ‘i primi 75 anni’ del Molleggiato. Sul suo blog un video inedito

Adriano Celentano

Roma, 6 gen. (Adnkronos) – Tanti auguri, Adriano! Compie oggi 75 anni Adriano Celentano, l’artista italiano più amato, popolare e anche discusso del secolo, il cantante con le più alte vendite di dischi stimate. Un monumento, insomma, che arriva all’appuntamento di oggi forte di una stagione che lo ha visto protagonista assoluto con tre clamorosi successi: il disco ‘Facciamo finta che sia vero’, la doppia partecipazione come ospite al Festival di Sanremo 2012 e il doppio concerto all’Arena di Verona tenuto ad ottobre scorso. Eventi che hanno catalizzato l’attenzione dell’opinione pubblica, basti pensare che le volte che Celentano è comparso in tv nel 2012 rappresentano il picco di ascolti annuale di Raiuno e Canale 5 e al clamoroso successo che sta avendo il concerto all’Arena di Verona che in dvd, a quattro settimane dalla pubblicazione, è ancora al top delle classifiche.

Un fenomeno assoluto, capace di muovere opinioni come ha fatto recentemente quando diede l’appoggio al candidato sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Un fenomeno non etichettabile solo come cantante, ovviamente. Celentano è stato ed è molto di più ed è forse la sua poliedricità il segreto del suo successo che a 75 anni sembra ancora in incredibile ascesa: cantante, autore, musicista, attore, regista cinematografico e televisivo, presentatore, ma anche one man show assoluto, telepredicatore, opinionista sui giornali. Tutto senza mai tenere in grande conto il politically correct, come fece a Sanremo scorso quando attaccò in diretta, senza mezzi termini, Vaticano, giornali cattolici e stampa in generale scatenando le ire dei media ma portandosi a casa il record di ascolti.

Un’avventura nata il 6 gennaio del 1938 quando nella via Gluck nasceva da genitori originari di Foggia. Un percorso artistico sorprendente e unico il suo, che lo vedrà diventare da artigiano orologiaio il più acclamato, amato e discusso artista di questo secolo. Una storia costellata di successi che iniziano da giovanissimo con la formazione dei ‘Rock Boys’ che debuttano nel 1956 all’Ancora e poi al Santa Tecla di Milano. Il suo talento si impone da subito all’attenzione del pubblico e nel 1958 Celentano firma il suo primo contratto discografico con la Music che pubblicherà le sue prime incisioni, cover di brani rock’n’roll americani in 45 giri. L’anno prima Celentano era però diventato già un fenomeno mediatico con la sua storica performance al Palaghiaccio di Milano dove esordisce nel 1957.

L’anno seguente, inizia ad incidere anche brani in italiano con l’etichetta Jolly, primo tra tutti ‘Ciao ti dirò’ la canzone con cui vince il Festival del rock’n’roll italiano. Il disco che però riscuote successo è ‘Il ribelle’, che è anche il primo brano pubblicato scritto da Adriano; successo replicato nell’estate da ‘Il tuo bacio è come un rock’, che vende, nella prima settimana, ben 300.000 copie. Nel ’61 è la volta del suo primo Festival di Sanremo in cui canta ‘24000 Baci’ voltando le spalle al pubblico e ballando al ritmo di swing e rock’n’roll inaugurando quelle che diventeranno le sue perfomance sempre originali e spiazzanti. Sempre nello stesso anno nasce il Clan, la prima etichetta indipendente italiana che con il suo primo 45 giri vince il Cantagiro e supera il milione di copie vendute. Un successo inarrestabile che presto viene affiancato anche da una rivoluzione nella vita privata: Il 14 luglio del ’64 sposa in gran segreto a Grosseto quella che sarà la sua compagnia di vita e manager, Claudia Mori con la quale avrà tre figli. Nel ’66 è la volta della storica ‘Il ragazzo della via Gluck’, brano eliminato al Festival di Sanremo al primo turno ma che venderà milioni di copie in tutto il mondo diventando uno dei brani più rappresentativi della sua storia e della sua discografia per i temi trattati e le sonorità innovative e uno dei brani simbolo dell’intera musica italiana.

Si susseguono collaborazioni eccellenti che costellano tutta la carriera da Mina a Giorgio Gaber, a Paolo Conte, che scrive per lui ‘Azzurro’, altro grande successo che precede il trionfo sanremese di ‘Chi non lavora non fa l’amore’ cantata al festival con la moglie Claudia Mori nel 1970.

Il ’72 è l’anno di ‘Prisencolinensinainciusol’, il primo rap della storia della musica come in molti l’hanno definito. Il brano dell’incomunicabilità, cantato da Celentano in una lingua ‘altra’, l’inglese che da lingua universale diventa lingua incomprensibile e che diventa un fenomeno di costume, soprattutto oltreoceano, come dimostra il rinnovato recente interesse degli americani che hanno celebrato il 30ennale del proto-rap. Gli anni ’70 sono per Celentano anni di sperimentazione e nuovi successi: nel ’74 Adriano dirige, sceneggia, interpreta e compone la colonna sonora del geniale ‘Yuppi Du’ prodotto da Clan e considerato da molti il suo capolavoro, in cui trovano spazio il tema delle morti sul lavoro, la violenza delle donne e la disuguaglianza. E’ il punto artistico più alto di una carriera cinematografica iniziata nel 1959 con ‘I ragazzi del juke box’ di Folco Quilici e proseguita poi con registi del calibro di Fellini per ‘La dolce vita’, di Pietro Germi con ‘Serafino’ e poi ancora con Sergio Corbucci, Alberto Lattuata, Pasquale Festa Campanile, Camillo Mastrocinque. Una carriera che lo ha visto, oltre che per ‘Yuppi Du’, nei panni di regista con ‘Super rapina a Milano’, ‘Geppo il folle’ e ‘Joan Lui’.

Precursore in molti campi, Celentano è stato anche il primo artista ad esibirsi negli stadi con un tour che dal ’77 al ’79 ha stupito il pubblico con la sua musica e la sua arte. Nel 1987, ancora una volta innovatore, Adriano rompe la tradizione e introduce in tv quelli che saranno i suoi famosi monologhi e pause durante la trasmissione televisiva Fantastico 8, lo spettacolo abbinato alla Lotteria Italia. Per la prima volta in tv sono protagoniste tematiche su cui riflettere e dibattere come il nucleare e il potere della televisione ed è record di ascolti con conseguente acceso interesse da parte dei media. Dopo il successo di questa sua apparizione, Celentano torna in tv prima con ‘Notte Rock’ con Enzo Biagi e poi con ‘Svalutation’ in due puntate scritte e dirette da lui e Bruno Gambarotta. Lo show è un evento e vede esibirsi ironicamente in pigiama nomi del calibro di Jovanotti, Gianni Morandi, Paolo Rossi e Gianni Morandi. Segue un altro tour da tutto esaurito e un concerto in presenza di Giovanni Paolo II al meeting eucaristico di Bologna.

Nel ’98 è record di vendite per il disco ‘Mina Celentano’ che vende più di due milioni di dischi. Stesso record di vendite invariato anche per ‘Io non so parlar d’amore’ pubblicato l’anno dopo. A distanza di otto anni da Svalutation torna in tv con ‘Francamente me ne infischio’ dove alterna duetti con star internazionali come Manu Chao, David Bowie e Tom Jones mostrando al pubblico filmati shock realizzati dallo stesso Celentano su temi di attualità. Seguono il musical-kolossal show ‘125 milioni di ca…te’ nel 2001 che fa parlar di sé ancora prima della messa in onda per il suo format originale e ‘RockPolitik’ nel 2005 destinato a entrare nella storia della televisione come lo show più sovversivo di tutti i tempi.

Nel 2007 Celentano torna al suo amore di sempre, la musica, e si aggiudica ben quattro dischi di Platino con ‘Dormi amore la situazione non è buona’ vendendo oltre 400.000 copie in un mese e mezzo. Nel 2008 in occasione del centenario dell’Inter, la sua squadra del cuore, Celentano ancora una volta sorprende i fan e si esibisce allo stadio Meazza con chitarra in mano e sciarpa al collo cantando ‘Il ragazzo della Via Gluck’. A quattro anni dal precedente album, nel 2012 esce ‘Facciamo finta che sia vero’ che ancora una volta sorprende con collaborazioni eccellenti, da Giuliano Sangiorgi a Franco Battiato a Jovanotti passando per Manu Chao. Ma il 2012 è anche l’anno di ‘Rock Economy’, il concerto – evento all’Arena di Verona in due serate, che con i suoi oltre 9 milioni di telespettatori a serata, trasmessa in diretta televisiva sulle reti Mediaset, è ancora una volta lo show dei record. Difficile immaginare quale sarà la sua prossima mossa: qualunque sia, sarà comunque spiazzante.

06/01/2013 – IGN: ItalyGlobalNation (www.adnkronos.com)

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