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Adriano Celentano su The Times – La traduzione dell’articolo integrale

Articolo The Times 30 novembre 2020 copertina

Grazie all’aiuto di Lorenzo e Filippo dello staff e del nostro amico e collaboratore Antonio, che ha revisionato il lavoro svolto, vi proponiamo la traduzione dell’articolo apparso il 30 Novembre sul The Times a proposito di Prisencolinensinainciusol 🙂

Nel 1972, una canzone pop con parole prive di senso che imitavano il suono dell’inglese americano salì al top delle classifiche italiane.

Si ritiene che il suo autore, Adriano Celentano, abbia detto di aver scritto Prisencolinensinainciusol nel tentativo di dimostrare che i suoi connazionali avrebbero gradito qualsiasi canzone in inglese, nonostante non avessero idea del significato del testo.

La canzone, eseguita da Celentano e sua moglie, Claudia Mori, è diventata una sorta di fenomeno europeo ed è stata un successo in Italia, Germania, Belgio e Paesi Bassi.

Quasi 50 anni dopo, il brano irresistibilmente orecchiabile caratterizzato da parole senza senso – l’unico termine inglese autentico nella canzone di 2 minuti e 20 secondi è “all right” – ha conquistato un esercito di giovani fan italiani – per gentile concessione di un’inconsapevole lavoratrice di teatro scozzese.

Un innocuo tweet di Harriet Mould, un’addetta alle pubbliche relazioni del Teatro Lyceum di Edimburgo, che ha descritto il filmato di una performance di Adriano Celentano come “Il miglior video che abbia mai visto”, è diventato virale e ha provocato un’ondata di interesse per il cantante italiano.

I principali quotidiani e telegiornali italiani hanno dato risalto alla notizia del revival della canzone riportando il tweet dell’autrice. Il Corriere della sera, il più venduto quotidiano italiano, ha pubblicato il tweet di Harriet Mould che elogia il duo, titolando “Adriano, re di Twitter”. Il giornale, ha fatto notare che a quel ballo del 1974, corrisponde il primo rap ante litteram. “Internet fa tornare giovane Celentano”, scrive il quotidiano torinese La Stampa, aggiungendo che le generazioni italiane più anziane non avevano idea che le loro pietre miliari culturali degli anni ’70 sarebbero vissute per sempre online. “Tutto quello che pensavamo fosse sepolto ora può essere rivissuto”.

Il filmato ha conquistato i fan oltre l’Italia. In risposta al tweet di Ms Mould, Mark Frost, il co-creatore di Twin Peaks, il surreale programma televisivo degli anni ’90, lo ha definito “geniale”, mentre Neil Gaiman, l’autore fantasy, e Edgar Wright, regista del zombie-movie L’alba dei morti dementi, hanno ritwittato il post.

La scorsa notte, il tweet ha ricevuto più di 192.000 Mi piace, è stato ritwittato quasi 40.000 volte e inserito in altri 16.000 post. La clip ha avuto più di cinque milioni di visualizzazioni, lasciando i giornalisti italiani a chiedersi chi avesse resuscitato la popolarità di una delle loro star più stravaganti.

Rintracciata dal Times, la signora Mould ha detto di essere stata sopraffatta dalle interazioni. “Stavo solo scorrendo su Facebook e ho notato questo video che mi ha fatto davvero ridere. Pensavo che fosse davvero intelligente “, ha detto. L’ho ritwittato e un paio di minuti dopo il mio telefono è stato prosciugato dalla rapidità delle persone che lo condividevano in lungo e in largo. È stato davvero divertente “.

“Dal nulla è andato in ogni dove in pochissimo tempo e non sono stata in grado di tenere il passo con le condivisioni. So che Sally Phillips (di “Smack The Pony”), che adoro, lo ha condiviso tra i suoi tweets, e lo ha fatto anche Dara Ó Brian, la comica. Jane Lynch, l’attrice di “Glee”, è stata una grande, e Mark Frost mi ha fatto venire la pelle d’oca perché adoro “Twin Peaks”.

“Ho avuto molte persone che mi hanno mandato spezzoni di giornali e notiziari in Italia, il che è stato così strano. Sono stati un paio di giorni strani”.
Celentano emerse negli anni ’50 come la risposta italiana a Bill Haley prima di recitare nei film. Gli italiani che commentavano il successo del video erano di volta in volta soddisfatti e sorpresi che gli idoli dei loro genitori facessero ancora girare la testa oggi. Il Corriere della Sera ha affermato che il video è uno sguardo all’epoca d’oro della “TV di grande qualità” italiana.

Articolo The Times 30 novembre 2020

Fabrizio

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